MARISTELLA CARBONIN
Cronaca

Prato apre le porte. La festa di fine Ramadan nel cortile di una chiesa

Il Centro islamico bengalese usufruirà dell’antico complesso di San Domenico. Il vescovo Nerbini: "La reciproca conoscenza e collaborazione sono necessarie".

Il vescovo di Prato Giovanni Nerbini apre il convento ai musulmani

Il vescovo di Prato Giovanni Nerbini apre il convento ai musulmani

Il Centro islamico bengalese di Prato celebrerà la fine del Ramadan, periodo di digiuno, nell’antico complesso di San Domenico, convento cristiano. Nella città più multiculturale d’Italia il dialogo è fatto di gesti importanti. "A Prato – sono le parole del vescovo Giovanni Nerbini – convivono persone provenienti da tutto il mondo e di confessioni religiose diverse. La reciproca conoscenza e la collaborazione non solo sono auspicabili, ma necessarie per vivere una proficua convivenza". L’inedita accoglienza è stata accordata dalla Diocesi su richiesta della stessa comunità musulmana che stava cercando un luogo capiente in grado di ospitare i cinquecento partecipanti attesi per la preghiera. La Diocesi ha accolto la richiesta: non sarà utilizzata la chiesa, né ambienti dedicati al culto, che rimarranno a disposizione dei fedeli, ma il cortile interno (in caso di pioggia sarà aperto l’antico refettorio dell’ex convento). "Un atto di amicizia – spiega il vescovo – nell’anno giubilare dedicato alla speranza". Il grande raduno sarà guidato da due Imam e si terrà la mattina di domenica o di lunedì: la data esatta si saprà solo oggi perché la conclusione del Ramadan si calcola in base all’avvistamento lunare. Il Centro islamico bengalese di Prato è una organizzazione religiosa e culturale e serve la nutrita comunità del Bangladesh presente sul territorio pratese.

"I nostri appartenenti vivono a Prato, Montemurlo, Vaiano e Carmignano, e sono circa 500 persone – dice il coordinatore Mohammad Ajman Hossain –: alla fine del Ramadan ci ritroveremo per recitare il Corano e discutere sulle lezioni di vita che ne derivano, poi ci sarà la preghiera islamica (Salat). Ringraziamo la Diocesi per la possibilità concessa". Quello che verrà celebrato nel cortile interno di San Domenico è l’Eid al-Fitr, la celebrazione che segna la fine del Ramadan. È la festa che interrompe il digiuno dopo un mese di astinenza vissuta dall’alba al tramonto. Il rito, che inizia alle 6 e finisce alle 10, prevede che nelle sessioni di preghiera uomini e donne siano divisi. Prima delle preghiere ogni musulmano che può permetterselo dona cibo o denaro a chi è più povero, affinché tutti possano festeggiare.