
Prato bandiera del made in Italy. Lo Stefanino si fa in ‘quattro’: "I valori vivono nelle imprese"
Il cuore del distretto ha sempre battuto forte in occasione della premiazione dello Stefanino d’oro. Ma questa edizione, la quattordicesima, lo ha fatto ancora di più facendo emergere la resilienza e il coraggio delle sue imprese più forti dell’alluvione. Così per la prima volta sono state quattro le aziende vincitrici, invece di tre. Protagoniste sul palco dell’auditorium della Camera di Commercio sono state la Signo srl, Pecci Filati, Rifinizione Penny e Linsieme Filati. In platea molti esponenti del mondo della politica nazionale e locale. In rappresentanza del Governo c’era il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli; presenti le deputate Chiara La Porta (FdI) ed Erica Mazzetti (FI). C’era anche la consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti, il sindaco Matteo Biffoni, l’assessore Benedetta Squittieri ed altri componenti di giunta. Tra gli argomenti che circolavano nel parterre, quello delle candidature a poche ore di distanza dalla decisione del centrodestra di schierare come candidato sindaco Gianni Cenni, presente nell’auditorium insieme a Rita Pieri.
In apertura Silli ha letto un messaggio inviato da Antonio Tajani, nel quale il vice presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli esteri ha ribadito come quello pratese sia "uno dei più importanti distretti del Made in Italy" e ha ricordato il "rapido stanziamento di cento milioni di euro a fondo perduto da parte di Simest per i ristori a favore delle imprese esportatrici delle province toscane alluvionate", annunciando poi, da parte del Governo, "un impegno che va oltre i momenti di crisi". Il vescovo Giovanni Nerbini ha sottolineato che "questo momento non è solo bello, ma è necessario perché dice a tutti che è possibile andare avanti, con successo, nonostante le difficoltà". Secondo il sindaco Biffoni "è stato giusto quest’anno ampliare a quattro il numero delle aziende premiate, mandando un messaggio di speranza dopo i danni causati dall’alluvione". "Quest’anno il Premio viene dopo una pagina buia e nera, l’alluvione, che ha riguardato tante famiglie e tante aziende, ma al tempo stesso abbiamo potuto ammirare la grande determinazione dei pratesi e la loro volontà di ripartire", ha aggiunto Simone Calamai, presidente della Provincia e sindaco del Comune di Montemurlo. Anche la presidente della Camera di Commercio, Dalila Mazzi, ha ringraziato Giovanni Masi per l’intuizione avuta nel aver promosso lo Stefanino e ha ricordato come "i nostri imprenditori sanno affrontare le sfide e guardare avanti".
Commossi i titolari delle aziende vincitrici, che hanno ricevuto gli Stefanini realizzati da un artista d’eccezione: monsignor Daniele Scaccini, vicario della Diocesi. Paolo Signorini, titolare di Signo srl, aziende leader della grande distribuzione, insieme ai figli Tommaso e Fabio, ha definito la propria azienda "una grande famiglia composta da 350 collaboratori. Senza il loro contributo oggi non saremo qui". Roberta Pecci, che ha ritirato il Premio insieme al socio Pierluigi Marrani, ha sottolineato come Pecci Filati "sia molto di più dell’alluvione", "siamo in piedi da più di cento anni e questo lo dobbiamo ai nostri dipendenti. L’alluvione ci ha fermato, superarla è stato uno sforzo grande ma la voglia di ripartenza c’è e l’obiettivo è di tornare a essere noi stessi". Piero Donnini, Riccardo Baldini, Roberto e Niccolò Querci hanno ricevuto lo Stefanino per conto della Rifinizione Penny. "Se siamo qui – ha osservato Baldini – lo dobbiamo ai nostri genitori, padri fondatori dell’azienda nel 1960: la nostra filosofia è di stare uniti e di apprezzare il sacrificio che i dipendenti fanno ogni giorno". Per Linsieme Filati erano presenti i soci Stefano Nesi, con i figli Matilde e Lorenzo, e Luca Lastrucci. "Ho fondato l’azienda nei primi anni Ottanta. Oggi facciamo prodotti per i più grandi brand del mondo". Infine, un momento di riflessione con Raul Caruso, docente di Politica economica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sull’economia come strumento di pace, e con padre Guidalberto Bormolini su economia e spiritualità.
Sa.Be.