
Giancarlo Esposito (foto Attalmi)
Prato, 3 aprile 2015 - Prato è una strana città. Può capitare di andare in palestra, prendiamo la Serendip in via Valentini, e di trovarci sul tapis roulant uno degli attori più amati di una serie tv che più di culto non si può, per esempio il cattivissimo Gustavo Fring di Breaking Bad, che parlando di serialità televisiva è per gli appassionati come una Lamborghini per gli amanti delle belle auto.
Sì, ma che ci fa lì? Allora, andiamo per ordine: intanto lui è Giancarlo Esposito, perfetto per una pubblicità di Oliviero Toscani sulla multietnicità: nome italiano (babbo carpentiere napoletano), mamma cantante lirica dell’Alabama, nato a Copenaghen ma cresciuto negli Stati Uniti (pare parlando italiano fino ai 4 anni), volto ispanico (non per nulla il suo personaggio televisivo è messicano).
In Breaking Bad, uno dei telefilm acclamati dalla critica tra i più belli di sempre, il suo ruolo è centralissimo e di una cattiveria da far accapponare la pelle: di facciata mite ed educatissimo imprenditore, titolare della catena di fast food “Los pollos hermanos”, in realtà a capo di una rete di spaccio di droga che fa fuori la gente tanto facilmente quanto impanare e friggere una cotoletta.
Ebbene, Giancarlo-Gus Fring è stato avvistato alla Serendip mercoledì. E da chi altri se non da Romeo Stella, titolare della fumetteria Book Seller di via Protche, cultore della serie, che ci ha messo un secondo riconoscerlo. Ovviamente Romeo aveva nella borsa della palestra una maglietta della serie tv e non una qualsiasi: proprio quella dedicata alla catena di ristoranti che Esposito possiede nel telefilm. Lui non si è scomposto: l’ha autografata e poi ha salutato cordialmente tutti. Certo, poteva la nostra bella Prato non farsi riconoscere? All’uscita della palestra la bici noleggiata dall’attore in via Magnolfi era stata rubata. Una delle nostre solite belle figure. E Romeo, che nella vita precedente era probabilmente Peter Parker, ha caricato Esposito sulla sua 500 e l’ha portato a destinazione, non prima di avergli spiegato che lui ha una fumetteria piena di gadget di Breaking Bad.
Esposito, lanciato al cinema da Spike Lee (“Fa’ la cosa giusta”, “Mo’ better blues”, “Malcolm X”), è diventato amatissimo grazie a Breaking Bad. Si trovava pochi giorni fa al Comic Con di Utrecht, un po’ una Lucca Comics olandese, e ne ha approfittato per farsi un giro in Italia e venire a Prato dove studia la figlia, che frequenta l’università di New Haven (si è trasferita da poco nella nuova sede in piazza San Francesco).
Non solo. Esposito, ripartito ieri pomeriggio, si è calato completamente nella vita cittadina facendo acquisti da Mantellassi. Ha comprato un paio di scarpe della linea Made in Tuscany disegnata da Matteo Mantellassi e si è interessato della serie tv tutta pratese Getalive ispirata ai giochi di ruolo, di cui Duccio Mantellassi è uno dei protagonisti. L’attore americano ne ha parlato in negozio con lui e con Marta Corti, una delle ideatrici, prima di ripartire per gli Usa. Sapendo che a Prato, per fortuna, non si rubano solo le bici.
Luca Boldrini