Prato ’capitale’ dell’accessibilità. Barriere architettoniche e progetti. Due bandi regionali da 5 milioni

I locali ristrutturati del vecchio ospedale ospitano il Cra, il Centro regionale aperto a cittadini e Comuni. Qui si potranno trovare consulenze e informazioni per interventi inclusivi a partire da quelli culturali.

Prato ’capitale’ dell’accessibilità. Barriere architettoniche e progetti. Due bandi regionali  da 5 milioni

Il taglio del nastro del Centro regionale accessibilità nei locali ristrutturati del Misericordia e Dolce foto Attalmi

Prato capitale dell’accessibilità: è stata ’battezzata’ da ieri, da quando i locali ristrutturati al piano terra del Misericordia e Dolce in piazza dell’Ospedale sono diventati il Centro regionale accessibilità (Cra). Sarà un caso, ma lo sportello dove i cittadini troveranno due dipendenti dell’Asl pronti a fornire informazioni e ad indicare il percorso ad hoc per ciascun caso, sorge in quella parte dell’immobile in cui la bolla di papa Onorio III certifica la nascita dell’ospedale pratese il 26 novembre 1218.

Un progetto in sinergia tra Regione ed Asl Centro per rilanciare l’azione del Centro regionale accessibilità affinché diventi il perno di una cultura dell’accessibilità sul territorio. Al taglio del nastro il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora Serena Spinelli. Presenti la sindaca di Prato Ilaria Bugetti, il presidente della Provincia Simone Calamai, il direttore generale dell’Asl Valerio Mari, il presidente della Società della Salute pratese Sandro Malucchi e la direttrice della Sds Lorena Paganelli. Nell’occasione sono stati anche illustrati i contenuti di due bandi da 5 milioni di euro destinati ai Comuni per l’abbattimento delle barriere e l’accessibilità universale: il primo da 2 milioni di euro (scadenza 20 dicembre) finalizzato per progetti di abbattimento delle barriere architettoniche e destinato ai Comuni con piani già approvati e il secondo da 3 milioni (scadenza 30 novembre) finalizzato a progetti di ’accessibilità universale’ da realizzare entro il 2026 e destinato alle Unioni dei Comuni, a Comuni singoli o capofila in rete con altre amministrazioni. Oggi il Centro supporta le strutture regionali nel coordinamento e nell’attuazione delle politiche regionali in tema di disabilità, fornisce informazioni, valutazioni e consulenze ad enti locali, operatori pubblici e ai cittadini sulle problematiche connesse al superamento delle barriere architettoniche. "L’abbattimento delle barriere architettoniche – ha detto Giani a margine dell’inaugurazione – è un elemento fondamentale nella vita sociale di una comunità perché garantisce alle persone con disabilità di esercitare il proprio diritto alla mobilità come tutti gli altri cittadini. Per raggiungere questo obiettivo occorre una pianificazione capillare che riguarda sia gli spazi pubblici che quelli privati". "Mi piace pensare a Prato capitale dell’accessibilità – dice la sindaca Bugetti – Ringrazio la Regione per aver pensato alla nostra città per il Centro regionale. Sono sicura che sarà un valido aiuto per le amministrazioni pubbliche impegnate a rendere i territori più belli e a misura di cittadini. Abbiamo già tanti progetti da sviluppare con l’aiuto dei due bandi". Uno Centro regionale che evidenzia una delle peculiarità di Prato, quella della cultura dell’inclusione: "Siamo fieri – ha detto Malucchi – che la nostra zona distretto possa ospitare una punta avanzata del diritto che sia il diritto di tutti".

Sara Bessi