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L’insegnante mostra la lettera arrivata da Buckingham Palace Foto Attalmi
Quando ha visto i solenni sigilli della Royal Mail non voleva credere ai suoi occhi. Anche perché, dopo un mese e tredici giorni di silenzio, le speranze della professoressa Monica Caramalli, docente di inglese alle medie Marcocci, erano ridotte al lumicino. E invece mai dire mai. Prato chiama Buckingham Palace, Buckingham Palace risponde. Ha un mittente speciale infatti la lettera arrivata giovedì all’indirizzo della scuola che fa parte dell’istituto comprensivo Primo Levi, zona Fontanelle: la Casa Reale di Londra. Sua Maestà non solo si è fatto vivo dopo tutto questo tempo ma ha anche elogiato gli alunni di quella che il 24 gennaio 2024, data di invio della missiva, era ancora la IIA: re Carlo III era stato incoronato otto mesi prima. Tanti complimenti per il modo in cui hanno presentato la propria scuola e per i vivaci disegni allegati alla lettera, veri e proprio biglietti da visita di Prato e dintorni, con i suoi luoghi, le sue bellezze e i suoi prodotti più tipici: il Duomo, i cantucci di Mattonella, la villa medicea di Poggio a Caiano, il parco delle Cascine di Tavola e naturalmente l’edificio scolastico di via Soffici alle Fontanelle. È stata una festa per gli autori della lettera, studenti ‘Ciceroni’ della loro città agli occhi dell’austero sovrano d’Inghilterra, oggi seduti sui banchi di terza. Sotto la guida della docente d’inglese, nell’ambito di uno studio interdisciplinare che incrociava inglese, arte ed educazione civica (un focus sulla struttura della monarchia inglese), i ragazzi e le ragazze (sedici alunni e otto alunne) presero carta e penna per raccontare e raccontarsi nella loro vocazione di classe multietnica con provenienza da Italia, Cina, Marocco, Pakistan e Albania. Uno specchio di quella che è oggi la scuola pratese: inclusiva e cosmopolita.
"I ragazzi si sono divisi a gruppi e hanno lavorato tutti insieme alla stesura della lettera, cercando in rete l’indirizzo esatto della Casa Reale per spedire la corrispondenza – racconta la vice preside dell’istituto Primo Levi Emanuela Blanco – Hanno voluto spiegare anche la giornata tipo che si svolge nella loro scuola: la risposta arrivata da Londra dopo oltre un anno li ha motivati ancora di più. È stato un momento di festa per tutto l’istituto". La professoressa Caramalli ha letto di fronte a tutti la lettera datata il 30 gennaio e firmata dal Capo della Corrispondenza Reale inglese, che ha ringraziato la classe sottolineando l’apprezzamento di sua Maestà per la cura nei disegni definendoli vere ‘opere d’arte’.
"The King was touched to hear about your school - si legge fra le righe - and greatly appreciates the care with you created your artwork". Una bella soddisfazione per l’istituto comprensivo guidato dalla dirigente Gabriella Franco che negli ultimi anni ha abbracciato il modello didattico innovativo "Senza zaino" estendendolo a tutti gli ordini di scuola (dalla materna alle medie) con una riorganizzazione degli spazi, dei gruppi di lavoro e l’utilizzo di strumenti digitali per l’apprendimento come i Chromebook.
Maria Lardara