Prato, 22 febbraio 2025 – Una manifestazione nel cuore del distretto tessile più grande d'Europa per denunciare la precaria sicurezza e quelle che i sindacati definiscono “tensioni mafiose” che affliggono il settore dell'abbigliamento. L'iniziativa, coordinata dal sindacato Sudd Cobas, si è svolta nel centro di Prato ed ha avuto come obiettivo principale l'opposizione alla criminalità organizzata, “in un contesto – dicono ancora i sindacati – dove la violenza e le vendette personali stanno mettendo radici”.
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La manifestazione punta ad attirare l'attenzione sugli eventi incendiari che hanno recentemente colpito tre aziende tra Prato, Carmignano e Campi Bisenzio, attacchi incendiari per i quali la Procura della Repubblica di Prato ha avviato un'inchiesta, confermando la natura dolosa di tali azioni. "La lotta per un lavoro degno e sicuro è sinonimo di antimafia", recitano gli slogan degli organizzatori, sottolineando la stretta connessione tra le lotte sindacali per condizioni di lavoro decorose e l'atmosfera di intimidazione e violenza nel distretto.
Numerosi lavoratori pakistani, che spesso operano per imprenditori di origine cinese, hanno partecipato al corteo, il quale si è mosso dallo storico piazzale della stazione di Porta al Serraglio, attraversando il centro cittadino passando per Piazza Mercatale e concludendosi a Piazza del Comune. L'evento ha inteso riaffermare che l'impegno per la dignità e la sicurezza sul lavoro "è una battaglia imprescindibile contro la criminalità organizzata”.