Prato, 31 marzo 2017 - Salta Prato Film Festival. Ad annunciarlo è il direttore artistico Romeo Conte, che a due mesi dalla sesta edizione e con gran parte degli artisti già contattati è stato costretto ad alzare bandiera bianca per la mancanza di fondi. «Credo che la città meritasse una kermesse di questa portata, che avrebbe potuto crescere di anno in anno facendo conoscere Prato non solo dal punto di vista storico, architettonico o culturale, ma anche artistico. Abbiamo contattato oltre 130 aziende per coinvolgerle in qualità di sponsor. Purtroppo l’esito è stato negativo e in molti casi abbiamo avuto risposte sconcertanti che hanno dimostrato una totale assenza di interesse per la propria città», spiega Conte che comunque non si arrende e annuncia di essere già al lavoro per l’estate 2018.
Negli ultimi cinque anni si sono alternati sul palco del Festival nomi di spicco del panorama artistico a cominciare da Neri Parenti che è stato presidente di giuria, Gianmarco Tognazzi, Lando Buzzanca, Pamela Camassa, Marco D’Amore (Gomorra) solo per citarne alcuni e il pubblico non è mai mancato. Il prossimo giugno però non sarà così: l’organizzazione del Festival costa all’incirca 70mila euro, il Comune di Prato quest’anno aveva stanziato 15mila euro (nel 2016 furono 22mila) e delle 130 aziende contattate soltanto una decina ha creduto nel progetto di Conte. Impossibile dal punto di vista economico riuscire quindi ad organizzare la manifestazione.
Prato città tradizionalmente legata al cinema con personaggi di ieri e di oggi si è conquistata una grande parte di palcoscenico nella settima arte: «Per la realizzazione di manifestazioni di questo genere e a garanzia del loro successo, avere standard elevati è una condizione di partenza imprescindibile. Il Festival dovrebbe diventare patrimonio culturale della città, tutti dovrebbero contribuire nella propria misura a sostenere eventi di tale portata», aggiunge Conte. Quest’anno erano attesi al Festival Giorgio Panariello in veste di presidente di giuria, già confermata la presenza degli attori Alessandro Borghi e Michele Riondino. «Quando ho comunicato agli artisti che il Festival era saltato si sono dispiaciuti molto. Noi comunque crediamo in questo progetto e siamo già a lavoro per il prossimo anno quando Prato accoglierà un’edizione ancora più ricca». Parola di direttore.