Prato, 6 gennaio 2023 - "I nostri bambini sono rimasti traumatizzati". È polemica per un film fatto vedere in una classe elementare a Prato. Secondo quanto riportato da Il Tirreno, un gruppo di mamme si è scagliato contro una maestra perché quest'ultima avrebbe mostrato ai bimbi "Love actually" (L'amore davvero), film che conterrebbe alcune "immagini oscene" a detta dei genitori dei bimbi.
La vicenda è accaduta lo scorso dicembre in una quinta elementare di Prato. La docente, con una esperienza ultraventennale nell'insegnamento, ha mostrato ai suoi ragazzi il film del 2003 "Love Actually" con tra gli altri Hugh Grant, Colin Firth e Keira Knightley. Le mamme non hanno gradito l'iniziativa a tal punto da chiedere l'allontanamento dell'insegnante. Su una chat di WhatsApp è montata infatti la protesta dei genitori. Una mamma avrebbe scritto che "ci sono ragazze che sono tornate a casa simulando gesti erotici e altre sconcerie".
La docente si è difesa sulle pagine del Tirreno dicendo che "ho risposto subito a quella parte dei genitori che protestavano. Ho detto che avevo sbagliato e mi scusavo, ma che era stato fatto tutto in buonafede secondo un programma di educazione sessuale che avevo annunciato agli stessi genitori all’inizio dell’anno. Ho preso un dvd che avevo in casa, e non sapevo niente del bollino giallo”. Il film "Love Actually" è stato infatti mandato più volte in onda in televisione, ma con il bollino giallo, ossia la raccomandazione di non far vedere il film ai minori di 13 anni. I bambini della vicenda a Prato ne hanno invece 10 o 11.
Sulla vicenda è dovuta intervenire anche la psicologa della scuola, che non avrebbe però riscontrato traumi nei bambini, ma solo un po' di turbamento. I fatti hanno scatenato la polemica sui social, tra chi difende la posizione delle mamme e chi invece denuncia l'eccessiva reazione dei genitori. "Posso continuare a scusarmi - ha dichiarato ancora l'insegnante - e se avessi saputo del bollino giallo non avrei fatto vedere il film in classe. Ma chiedere il mio allontanamento dal lavoro è di un'ingiustizia assoluta", ha commentato ancora la maestra.