LAURA NATOLI
Cronaca

Prato, gioielleria svaligiata in centro: i ladri aprono la cassaforte. Fuga con gli orologi di lusso

Il colpo da film da "Virole Watch" in via Matteotti. I malviventi, a volto coperto, sono stati ripresi dalle telecamere. I carabinieri intercettano l’auto ma i balordi riescono a scappare

Carabinieri

Carabinieri

Prato, 22 marzo 2024 – Un colpo da manuale. Hanno forzato la porta della gioielleria, hanno smurato la cassaforte e hanno preso una serie di orologi di lusso che erano custoditi all’interno. Poi, nella fuga, sono riusciti a seminare una pattuglia dei carabinieri che li aveva intercettati. Il furto da film è avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì, intorno alle 3,30, alla gioielleria "Virole Watch" di via Matteotti, proprio all’imbocco del ponte Mercatale, a due passi dal centro storico.

I malviventi, che hanno agito con il volto travisato, sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza del negozio. Si vede i due entrare nel locale dopo essere riusciti ad aprire un varco nella porta di ingresso. Sono andati diretti alla cassaforte e l’hanno aperta trovando al suo interno gli orologi di valore. A quel punto hanno arraffato il più possibile e sono scappati anche perché l’allarme era già scattato. A quanto ammonta la refurtiva non è stato chiarito ma il furto è ingente.

I carabinieri hanno incrociato l’auto che scappava e si sono messi all’inseguimento senza, però, riuscire a fermarla. Secondo quanto riferito, la macchina dei malviventi, con targa probabilmente rubata, ha imboccato l’autostrada in direzione di Pistoia riuscendo a dileguarsi.

Il negozio era già stato vittima di un colpo del tutto simile nel giugno dell’anno scorso. In quel caso, i balordi lanciarono un’auto a tutta velocità contro la vetrata del negozio mandandola in mille pezzi. Entrarono così nel negozio arraffando i gioielli che si trovavano sugli espositori. La refurtiva fu ingente: circa 100.000 euro in oro. Una spaccata del tutto simile era stata messe a segno in un’altra gioielleria a Firenze pochi giorni prima. Il sospetto è che fosse stata la stessa banda ad agire in quanto l’auto era simile.