GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Prato in campo per tifare Italrugby. I giovani incantati dagli Azzurri . Che coro a Coiano: "Forza ragazzi"

Tutti davanti alla tv alla club house per assistere allo spettacolo del "Sei Nazioni" . Entusiasmo per la vittoria all’Olimpico contro il Galles. La tradizione cittadina e la speranza futura .

Tutti davanti alla tv alla club house per assistere allo spettacolo del "Sei Nazioni" . Entusiasmo per la vittoria all’Olimpico contro il Galles. La tradizione cittadina e la speranza futura .

Tutti davanti alla tv alla club house per assistere allo spettacolo del "Sei Nazioni" . Entusiasmo per la vittoria all’Olimpico contro il Galles. La tradizione cittadina e la speranza futura .

Tutti insieme nella Club House, approfittando della pausa dei campionati per cementare il gruppo e godersi il rugby internazionale. E dopo la sconfitta all’esordio con la Scozia, è arrivata la riscossa contro il Galles: l’impressione è che tifare per l’Italrugby quest’anno sarà più appagante del solito. Ieri si è tenuta la seconda giornata del Sei Nazioni 2025, la competizione rugbistica per eccellenza. E come sempre il movimento rugbistico pratese si è organizzato per seguire l’evento: il Gispi ha messo a disposizione di tesserati ed appassionati della palla ovale la propria sede di via di Coiano, per poter seguire in compagnia tutti gli appuntamenti della manifestazione. E ieri, per l’appunto, circa una trentina di amanti del rugby si sono piazzati davanti al televisore per il secondo appuntamento, soffrendo e (soprattutto) gioendo per il successo degli azzurri di coach Gonzalo Quesada contro i gallesi. Fra patatine, tranci di pizza e le immancabili birre degne del "terzo tempo" (con moderazione però, perché il nuovo codice della strada parla chiaro) dirigenti e tesserati del Gispi hanno visto assieme Italia – Galles e festeggiato il 22-15 finale. Tra loro c’erano anche alcuni giocatori delle giovanili dei Cavalieri Union, ex-Gispi, che come ogni sedicenne aspirante rugbista sogna un giorno di poter calcare gli stessi palcoscenici di Allan, Garbisi e Fischetti. "Noi pensiamo che lo sport sia in primis aggregazione e di svago. Negli anni scorsi abbiamo organizzato anche un "Fanta Sei Nazioni", sul modello del fantacalcio – ha commentato il presidente del Gispi, Fabrizio Bertocchi – momenti come questi cementano il senso d’appartenenza, la condivisione". Fino a non molti anni fa poi, il sodalizio pratese poteva vantarsi di avere fra le fila azzurre un giocatore cresciuto nel club, spesso in campo nel Sei Nazioni: Edoardo Gori, nella parte centrale della sua carriera, era una presenza fissa delle selezioni allenate allora da Brunel prima e da O’Shea poi. Ma anche adesso che "Ugo" ha appeso gli scarpini al chiodo, l’interesse della comunità rugbistica pratese nei confronti della kermesse resta forte. Un esempio su tutti: ieri, ad assistere dal vivo alla gara, all’Olimpico di Roma, c’era anche una delegazione di dirigenti del Gispi e dei Cavalieri. "Vivere questi momenti è sempre un piacere – ha commentato il direttore sportivo dei Cavalieri Union, Francesco Fusi, fresco di nomina a manager dell’Italia U18, in tribuna nella capitale – soprattutto con la pioggia, che nel rugby regala un’atmosfera magica". Per i tanti rimasti in città, la Club House ha proposto anche la visione di Inghilterra – Francia e Scozia – Irlanda, le altre due gare di ieri. E l’attenzione andrà alle prossime sfide: si replicherà il 23 febbraio prossimo, con Italia – Francia (alle 16) per poi proseguire con la visione di Inghilterra – Italia (8 marzo, stessa ora) e Italia – Irlanda (16 marzo, alle 15:15). "Il Sei Nazioni è una delle competizioni più importanti, ma è soprattutto un’occasione per staccare la spina e stare insieme: in coincidenza delle partite infatti, i campionati osservano una settimana di sosta – ha spiegato Elia Gori, ex-giocatore ed educatore del Gispi, fra i presenti in Club House durante il match – che Italia ho visto? Una squadra propositiva. Va poi detto che si sfidano alcune delle migliori squadre del mondo e non è facile. Se non altro, questa vittoria dà una certezza: a prescindere da come andranno le altre partite, quest’anno abbiamo evitato il "Cucchiaio di Legno". Chissà che a questo successo non possano aggiungersene altri. Noi, in ogni caso, continueremo come sempre a tifare insieme". Più del risultato, insomma, conta lo stare insieme. Ma quando l’Italia vince, indubbiamente, è ancora più bello.

Giovanni Fiorentino