Prato, due morti carbonizzati nell’incendio al poligono di tiro di Galceti

Fiamme al ‘Tiro a Segno Nazionale’, le vittime sono Gabriele Paoli e Alessio Lascialfari. C’è anche un ferito trasportato al centro grandi ustioni di Pisa

Prato, 26 luglio 2024 – Tragedia a Prato. Intorno alle 17 è scoppiato un incendio a Galceti, al ‘Tiro a Segno Nazionale’. Due uomini, il 70enne direttore di tiro Gabriele Paoli e Alessio Lascialfarisono morti carbonizzati nel poligono. Quando si era diffusa la notizia dei due dispersi la speranza era che fossero riusciti a raggiungere una zona sicura, poi la tragica scoperta.

Un ferito, 46 anni, è stato invece soccorso e trasportato in gravi condizioni al centro grandi ustioni di Pisa. 

Al momento non è chiaro cosa abbia provocato l’incendio. Sul posto oltre ai vigili del fuoco, le forze dell’ordine e le ambulanze, è arrivata anche la sindaca Ilaria Bugetti. È stato attivato l’elisoccorso Pegaso. 

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Le fiamme sarebbero partite dall’interno del poligono, poi sospinte dal vento si sono rapidamente propagate arrivando a una pineta che si trova nell’area circostante (VIDEO).

Sul posto dieci squadre di volontariato antincendi boschivi e due elicotteri della flotta regionale considerato che si tratta di una zona di alto pregio ambientale con la presenza anche di abitazioni non troppo distanti dal fronte del fuoco. Sul posto sono presenti due direttori delle operazioni per il coordinamento di tutte le attività. 

Il parco di Galceti è stato chiuso con un’ordinanza almeno fino a sabato sera per evitare l’andirivieni di curiosi che vogliono vedere con i loro occhi i danni dell’incendio.

"Una tragedia che mi colpisce nel profondo – ha dichiarato la sindaca Bugetti – Sono vicina alle famiglie delle vittime mi stringo a loro insieme a tutta la città. Ci sarà tempo per capire cosa sia successo, compito che spetta solo alla magistratura, ora è il momento del silenzio e del dolore. Ringrazio le forze dell'ordine e i volontari per il grande lavoro che hanno fatto dal primo momento e che continuano a fare fino a che la zona non sarà completamente in sicurezza".