Prato, 27 novembre 2024 - “Io, me stesso e gli altri” è il titolo di una mostra, che si sta svolgendo a Palazzo Buonamici, ma è soprattutto il racconto che 94 tra ragazze e ragazzi della scuola Mazzei (Istituto Marco Polo) fanno di come si vedono, della realtà che li circonda, del cambiamento che desiderano. La mostra valorizza le attività svolte nel corso di due anni scolastici dagli studenti, che appartengono a 13 nazionalità diverse, con la guida degli educatori e operatori della Cooperativa Alambicchi, della Scuola d’Arte Leonardo con le psicologhe delle associazioni Ada e Pamat. L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto Prato Comunità Educante, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato con la collaborazione di Intesa San Paolo spa “Stamani la Fondazione ringrazia la scuola e le associazioni per il prezioso lavoro di rete che stanno svolgendo per contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico – ha affermato Massimo Mancini consigliere vicario della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato – il progetto Prato Comunità Educante prosegue e si consolida anche per il prossimo triennio”.
Io, me stesso e gli altri è un percorso iniziato nell’anno scolastico 22-23 che ha visto il coinvolgimento attivo di sei classi prime e due classi seconde partendo da quattro domande sulle emozioni, le origini, il futuro e l’identità Ne è uscita una narrazione personale coraggiosa e di grande interesse – inserita nella mostra – espressa da alcuni videoclip, uno spot per sensibilizzare sul problema della fiducia e del diritto alla privacy e un podcast. Gli studenti hanno poi realizzato lo stand delle origini, creando insieme le bandiere dei paesi di provenienza delle famiglie (Italia, Cina, Honduras, Perù, Albania, Romania, Nigeria, Nuova Guinea, Pakistan, Brasile, Ucraina, El Salvador, Marocco e Filippine) e si sono raccontati anche attraverso una serie di originalissime magliette e l’Albero degli obiettivi, dove ciascuno ha scritto il suo sogno per il futuro.
“Continueremo ad accompagnare questo progetto con convinzione: l’espressione del sé, l’arte, la bellezza, l’uso di codici diversi sono un supporto fondamentale per i ragazzi – ha sottolineato la dirigente Giulia Pirone dirigente dell’Istituto comprensivo Marco Polo – guardiamo con molta attenzione anche ai giovani che hanno abbandonato la scuola, per loro siamo disponibili ad aprire l’istituto per attività pomeridiane”. A spiegare il progetto, con Simona Di Rubba, coordinatrice di Prato Comunità Educante, Simone Falsini e Nadia Lunghi (Cooperativa Alambicchi), Cinzia Menichetti (Scuola d’arte Leonardo), Patrizia Bartolini e Marco Giacoia (Associazione Ada). Con la seconda edizione la narrazione si è spostata dalla dimensione più strettamente individuale alle relazioni. Il percorso è stato raccontato attraverso diverse attività: gli studenti si sono confrontati fra loro, si sono espressi “rappresentandosi” in modi e con modalità differenti. Ne sono nati una serie di suggestivi autoritratti. Non solo. Hanno ripensato gli spazi che vivono quotidianamente. Hanno rivoluzionato la propria palestra, il loro cortile, l’atelier e il corridoio aggiungendo ciò che desirerebbero, ciò che ritengono essere più utile o del tutto mancante. Tutte queste “piccole” opere sono state raccolte in tre grandi Manuali d’Autore che sono in mostra. A queste attività sono seguite una serie di interviste per approfondire la conoscenza gli uni degli altri che hanno coinvolto anche i professori. Quest’anno scolastico permette di andare “Oltre l’aula”. Studenti ed educatori stanno lavorando sul significato e sul valore che i ragazzi e le ragazze attribuiscono al tempo che vivono fuori dalla scuola e stanno costruendo, insieme a loro, azioni di cittadinanza attiva all’interno della vita di comunità.