
Allagamenti a San Giorgio
Prato, 15 marzo 2025 – Strade allagate, fiumi e torrenti che superano i livelli di guardia, garage e scantinati che si riempiono di acqua. La grande paura è tornata. E un messaggio che ha fatto ripiombare nell’incubo: “State in casa, salite ai piani alti, limitate gli spostamenti allo stretto necessario”. A 16 mesi di distanza dall’alluvione che ha devastato Prato e la sua provincia, facendo due vittime, nulla è cambiato.
E così è stato anche ieri quando l’allerta, a fine mattinata, da arancione è passata a rossa a causa delle incessanti piogge che non hanno mollato per un attimo, dalla notte precedente, facendo temere il peggio. La massima allerta ha spinto, addirittura, la sindaca Ilaria Bugetti (e a cascata gli altri sindaci della provincia) a disporre la chiusura di tutte le attività commerciali e d’improvviso la città si è ritrovata a rivivere il lockdown dei tempi più bui del Covid. Nel pomeriggio le strade erano praticamente deserte e l’aria di paura che si respirava era simile a quella vissuta durante la pandemia.
Ma l’allerta non mollerà la provincia tanto che l’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole è stata prorogata fino alle 14 di oggi non solo a Prato ma anche a Montemurlo, Poggio a Caiano e Carmignano.
In mattinata il prefetto Michela La Iacona ha riunito il Centro di coordinamento soccorsi dopo l’adozione dello stato di allerta da parte della Regione Toscana con codice rosso. Il Coc in Comune, invece, si è riunito il giorno precedente.
Sono numerose, si spiega in una nota diffusa dalla prefettura, le “interruzioni parziali della viabilità in tratti stradali nei comuni di Prato, Poggio a Caiano e Carmignano” mentre si registrano “molti interventi dei vigili del fuoco, anche per soccorso a persone all’interno di auto in panne o di abitazioni private allagate”. Le attività di monitoraggio del territorio - ha proseguito la prefettura - sono costanti, specie nei punti che presentano maggiori criticità.
Che la giornata fosse complicata (un venerdì nero) lo si è capito fin dalla prima mattina quando un grosso albero è crollato alla rotonda del ponte Datini. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per rimuoverlo. L’abitato di Figline è rimasto sorvegliato speciale per tutta la giornata visto che già dalla mattina l’accumulo di acqua sulle strade aveva creato allagamenti e disagi. La Bardena, sempre a Figline, è cresciuta per tutto il giorno. I sottopassi lungo la declassata sono stati chiusi e riaperti a singhiozzo in entrambe le direzioni, soprattutto quello dell’Esselunga (ex Pratilia).
Chiuso anche il sottopasso di via Ciulli che, come sempre, si è riempito di acqua. La chiusura dei sottopassi e gli allagamenti in autostrada hanno mandato in tilt il traffico sulle strade cittadine, soprattutto la viabilità in declassata in direzione del casello di Prato est. La circolazione è rimasta congestionata intorno all’ora di pranzo quando, con lo stop alle attività commerciali, le persone si sono messe in auto per tornare a casa.
Allagamenti si sono registrati un po’ ovunque: da San Giorno a Castelnuovo a Casale. Sono stati chiusi via Braga da ponte a Tigliano fino a via della Fattoria e il viottolo del Porcile e via del Beccarello per allagamenti della sede stradale. Chiusi anche via del Guanto all’intersezione con via del Crocifisso e via delle Miccine all’intersezione con via Tosca Fiesoli. Fiumi e torrenti ieri sera erano completamente pieni. La piena dell’Arno ha tenuto tutti con il fiato sospeso per paura che non potesse più ricevere le acque dal Bisenzio e dall’Ombrone.
In serata, poi, il Comune ha firmato un’ordinanza per l’evacuazione di due famiglie in via Borrino, le stesse che durante l’alluvione del 2 novembre 2023 furono evacuate a causa di una frana che minacciava le case. Questa volta l’evacuazione è stata disposta a causa dell’acqua che arrivava a fiumi dall’alto, dal Borrino appunto, e che ha invaso gli scantinati e i giardini. Sul posto si è recata anche la sindaca Bugetti in quanto le famiglie non volevano lasciare le proprie case. Nel pomeriggio, invece, è stata evacuata, in via precauzionale, la struttura socio assistenziale per gravi disabilità Casa Bandera. I 17 ospiti sono stati subito ricollocati in luoghi sicuri.
Laura Natoli