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Prato non è solo la città del lavoro. Pool per creare pacchetti turistici

Crescita continua di visitatori: il Comune per la prima volta lancia un piano di promozione con esperti. Analizzate 42.000 recensioni online. Promossi il Museo del Tessuto, le ville Medicee e il centro città.

Prato non è solo la città del lavoro. Pool per creare pacchetti turistici

La provincia affina le armi e punta sul turismo sviluppando per la prima volta un piano strategico di medio e lungo periodo per promuovere il territorio. In sostanza significa mettere in rete Comuni, associazioni di categoria, esperti del settore e di statistiche per andare a creare pacchetti turistici da vendere alle fiere internazionali, alle agenzie di viaggio e da promuovere sulle piattaforme specializzate come ad esempio Visit Tuscany. Prato si prepara ad entrare dalla porta principale del settore andando ad intercettare turisti che non saranno più in città solo perché Firenze è piena.

Per fare questo servono strategie e marketing e qui si inserisce il progetto promosso dal Comune di Prato come capofila che partirà alla fine di ottobre con l’ascolto di tutti gli attori coinvolti e proseguirà anche a gennaio. Un progetto ambizioso animato anche dai numeri in costante crescita della provincia, che convince sempre più come mèta turistica. Il primo passo è l’analisi del cosiddetto "sentiment", ossia quello che i visitatori pensano e vogliono dalla città. A sorpresa i commenti positivi riguardano le attrazioni, poi il cibo e a seguire le strutture.

Sotto la lente di ingrandimento degli esperti passeranno 41.800 recenzioni pescate da Booking, Google e Tripadvisor. I primi risultati mostrano il Museo del Tessuto in cima alle preferenze dei visitatori di Prato e provincia seguito dalle Ville Medicee di Artimino e di Poggio a Caiano. Riscontri positivi sul web anche per il Museo Pecci che ha ancora poche ma ottime recensioni. Nonostante i problemi denunciati dai residenti, il centro storico piace a quanti hanno la possibilità di vistarlo. Ci sono poi i cammini e la Valbisenzio che nell’ultimo anno ha continuato a crescere in maniera costante per numero di visitatori.

Le nuove premesse ci sono tutte, adesso è il momento di mettere a frutto un potenziale rimasto a lungo sotto la cenere. Piace più la formula dell’hotel rispetto ad altre forme di accoglienza come gli airbnb, che nel 2023 in provincia hanno subito un calo rispetto al 2020 con 341 affitti attivi, dei quali 187 su Prato. Sulla base delle recensioni online il rating di Prato in una scala da uno a cinque è già 4,26, così come è a quota 41,39 (30 è il limite sotto al quale il giudizio diventa negativo) il sentiment dei visitatori disposti a consigliare a loro volta un soggiorno nella provincia pratese. Il turismo da inizio anno registra un aumento del 28,3% degli arrivi e del 24% delle presenze; da luglio a settembre l’aumento è stato del 17,2%. C’è da capire quanto di questa percentuale è formata da turisti puri e quanto è viziata dalla comunità cinese, anche se aumentano le presenze di americani, francesi, spagnoli e inglesi (+42% rispetto al 2022).

"E’ la prima volta che l’ambito turistico pratese si organizza, coinvolgendo professionisti del settore per costruire un piano strategico complessivo di promozione del nostro territorio. L’obiettivo è quello di tenere insieme la programmazione delle amministrazioni comunali con il lavoro degli operatori turistici, costruendo progetti e servizi comuni in grado di rendere il nostro territorio ancora più attrattivo", afferma l’assessore al Turismo Gabriele Bosi. "Nello specifico saranno quattro i prodotti su cui andremo a coinvolgere tutti gli operatori interessati: l’enogastronomia, i cammini, l’outdoor e tutta la parte legata ad arte, storia, tradizione e cultura, compreso il turismo industriale".

Silvia Bini