REDAZIONE PRATO

Prato piange Benvegnù. Era un amico della città

L’artista improvvisamente scomparso si è esibito qui molte volte qui. Il concerto pro alluvionati al Politeama e le canzoni per i detenuti della Dogaia. .

Paolo Benvegnù, il cantautore improvvisamente scomparso: era molto legato a Prato

Paolo Benvegnù, il cantautore improvvisamente scomparso: era molto legato a Prato

Ha colpito tutti gli amanti della musica d’autore la notizia della morte improvvisa di Paolo Benvegnù, a causa di un malore fatale il giorno di San Silvestro, a soli 59 anni. Benvegnù era molto legato a Prato, dove aveva dato vita anche a uno studio di registrazione e dove si è esibito molte volte, sempre con tanti applausi da parte del pubblico. L’ultima era stata poche settimane fa, in occasione del concerto organizzato dal Comune e da Teatro Metropopolare per i detenuti della Dogaia. Da ricordare anche la bella serata al Politeama di un anno fa, con il concerto Musica per Prato, ideato e organizzato dal chitarrista pratese Riccardo Onori per raccogliere fondi da destinare alle famiglie colpite dall’alluvione attraverso il Comitato pro Emergenze: Benvegnù è stato tra i primi a mettersi a disposizione, esibendosi senza compenso per aiutare la città, insieme a Irene Grandi e a tanti altri. Sempre fra le sue apparizioni più recenti, da citare anche quella dello scorso marzo al Garibaldi Milleventi, per presentare il suo disco È inutile parlare d’amore, vincitore della prestigiosa Targa Tenco 2024. "Improvvisamente ci ha lasciato Paolo Benvegnù, cantautore, poeta, musicista straordinario – ha scritto sulla sua pagina Facebook la sindaca Ilaria Bugetti –. La città di Prato si stringe alla famiglia e si unisce al cordoglio dei tanti che lo hanno amato e seguito".

Fondatore degli Scisma, importante gruppo alternative-rock ormai sciolto, Benvegnù ha scritto brani di grande raffinatezza, interpretati anche da Mina, Irene Grandi, Giusy Ferreri e Marina Rei. La sua morte è arrivata il giorno dopo la sua apparizione televisiva a Via dei Matti, il programma di Stefano Bollani e Valentina Cenni, nel corso del quale, accompagnato al pianoforte da Bollani, ha eseguito il brano "È solo un sogno" e a fine puntata una cover della canzone gospel Oh Happy Day". Molto signoficative le sue parole in tv: "Il vero cantautore è uno studioso, un ricercatore di cose non utili – ha detto –. Tutto deve essere teso all’utile di denaro, di potenza mentre noi brancoliamo nell’inutile. Ma chi è che dice che cosa sia veramente utile? Io trovo utilissimo vedere i bambini correre nei prati. Non portano denaro, ma portano gioia".