Laura Natoli
Cronaca

Prato, radiologo condannato per violenza sessuale su 18 pazienti: sette anni e sei mesi

Il pm aveva chiesto una condanna di poco superiore, otto anni

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Prato, 15 settembre 2023 –  Una condanna pesante: sette anni e sei mesi per violenza sessuale. E’ quella che è stata inflitta, in primo grado, oggi dal collegio dei giudici di Prato (presieduto da Francesco Gratteri) al radiologo di 63 anni, originario di Pisa ma che lavorava in studi privati e convenzionati con l’Asl a Prato e Poggio a Caiano, per aver molestato sessualmente su una trentina di pazienti durante le visite per fare le ecografie.

Dei 30 casi riferiti nel capo di imputazione, il radiologo è stato condannato per 18 e assolto per i restanti. Delle parti offese solo quattro si sono costituite parte civile mentre gli istituti medici sono stati citati come responsabili civili. Il pm aveva chiesto una condanna di poco superiore, otto anni. Il collegio dei giudici ha disposto anche sanzioni accessorie piuttosto pesanti: l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e tre anni di sospensione dalla professione. Sanzioni che scatteranno solo in caso di sentenza definitiva.

La prima denuncia nei confronti del professionista è partita proprio da Prato quando una donna di origini marocchine si rivolse al centro antiviolenza della città denunciando un episodio inquietante. Il radiologo durante un esame clinico le avrebbe fatto delle avance di natura sessuale e le avrebbe chiesto di spogliarsi completamente per eseguire un’ecografia addominale. Dopo quella prima denuncia, la Procura ha aperto un fascicolo a carico dell’uomo ascoltando altre pazienti. Durante le indagini, sono state ben trenta le donne che dissero di aver ricevuto lo stesso tipo di «attenzioni» durante gli esami. Secondo quanto emerso dalle indagini, il medico si sarebbe approfittato delle sue pazienti proponendo di avere con loro rapporti sessuali. La prima donna che fece denuncia raccontò di essere stata toccata nelle parti intime. Le avance erano state rincarate con frasi del tipo: «So come farti rilassare. Siamo adulti, lo possiamo fare una volta, poi se non ti sei trovata bene non torni più». Un comportamento che per la paziente aveva superato ogni limite di decoro tanto da cercare supporto e aiuto nell’associazione che aiuta le donne vittime di violenze. Nel febbraio del 2016 il medico fu sospeso dal gip dall’esercizio della professione medica per sei mesi. Oggi il radiologo ha ricominciato a lavorare in studi medici a Pistoia. Durante il processo l’uomo si è difeso sostenendo di aver seguito i protocolli e di non aver mai fatto approcci sessuali senza il consenso delle pazienti.