SARA BESSI
Cronaca

Prato, scoperti 31 evasori totali: la piaga delle aziende fittizie sono 250 sulle 600 controllate

Contrasto a reati fiscali e furbetti del reddito di cittadinanza: i risultati delle Fiamme Gialle. Lotta al contrabbando di materie prime: sono stati sequestrati 6 milioni di metri di tessuto

L’attività della Guardia di finanza nel bilancio da gennaio 2023 a maggio 2024

L’attività della Guardia di finanza nel bilancio da gennaio 2023 a maggio 2024

Prato, 29 giugno 2029 – La guardia di finanza di Prato nelle verifiche dal gennaio 2023 al maggio 2024 ha eseguito 597 interventi fiscali e tributari, scoprendo 31 evasori totali ignoti al Fisco e 11 paratotali mentre 417 soggetti sono stati denunciati per reati fiscali e tre per caporalato, inoltre sono stati trovati e fatti emergere 213 lavoratori in nero (183 quelli irregolari).

Nel bilancio operativo presentato dal comando provinciale di Prato in occasione del 250esimo anniversario della fondazione, emerge pure che su circa 600 aziende sottoposte a controllo, per 250 partite Iva è stata proposta la chiusura (119 sono già state chiuse d’ufficio) in quanto fittiziamente operative nel settore manifatturiero legato alla filiera del tessile, in ambito immobiliare, commerciale e dei servizi.

Notevole il contrasto al contrabbando per l’approvvigionamento illecito delle materie prime, destinate alle imprese del distretto. Tale accaparramento presuppone evasione, sfruttamento del lavoro, contraffazione e riciclaggio dei proventi illeciti e consente alle imprese di imporsi sul mercato con prezzi impraticabili per gli operatori che rispettano le regole. Nello stesso periodo sono stati sequestrati c irca 6 milioni di metri di tessuto, per un valore di oltre 7 milioni di euro. Sempre nel contrabbando sono stati sottoposti a sequestro 69 chili di tabacchi lavorati esteri consumati in frode e denunciati altri cinque soggetti.

Le Fiamme gialle hanno condotto indagini contro il gioco illegale: sono stati scoperti 109 punti clandestini di raccolta scomm esse e denunciate 11 persone. La guardia di finanza ha eseguito controlli anche sulla spesa pubblica: su 58 fruitori di reddito di cittadinanza, 38 sono risultati responsabili di indebita percezione e sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per aver preso in totale 220mila euro.

Sul fronte riciclaggio e autoriciclaggio sono state denunciate 9 persone, investigati 391 flussi finanziari sospetti e scoperte illecite movimentazioni per 27 milioni di euro. "I numeri che emergono dal report della Guardia di finanza – scrive l’onorevole di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta – dimostrano quanto un’economia tossica continui ad inquinare il nostro sistema sano. Grazie all’attenzione del governo Meloni è possibile intervenire con strumenti normativi, come la norma contro le imprese ‘apri e chiudi’ e contro il caporalato".