Prato, 3 gennaio 2025 – Ci hanno messo sei lunghi minuti. Un colpo dopo l’altro, con violenza, per buttare giù la pesante porta con il vetro antisfondamento del bar pasticceria “Maurizio” in via San Martino per Galceti. Alla fine ce l’hanno fatta. Nel video interno al locale si intravede il vetro della porta che si accartoccia tutto insieme, crolla sotto l’insistenza dei colpi. A quel punto i due balordi hanno avuto la vita facile. L’ennesimo colpo ai danni di una attività commerciale è stato messo a segno nella notte fra mercoledì e giovedì ai danni del bar “Maurizio”, molto conosciuto in tutta la città. Il modus operandi è stato il solito: i ladri hanno sradicato un tombino da terra e lo hanno tirato sul vetro fino a quando non si è rotto in mille pezzi.
“Il mio collaboratore è stato svegliato dall’allarme sul cellulare intorno alle 3.30 – ha spiegato il titolare, Luca Signorini – E’ subito corso al locale ma quando è arrivato ha trovato la porta infranta e i ladri che non c’erano più”. Nel video si vedono due giovani, con il volto travisato da cappellino e dal cappuccio della felpa, che entrano nel bar e si dirigono veloci verso la cassa e l’angolo in cui sono sistemate le sigarette. Hanno in mano un grosso sacco nel quale hanno messo i pacchetti di sigarette e gli accendini. In tutto il colpo è durato una manciata di secondi: i balordi sono scappati veloci, lasciando in terra diversi pacchetti di sigarette, perché disturbati dall’allarme.
“Hanno arraffato gli spiccioli della cassa e le sigarette – aggiunge Signorini –. Siamo stati con i cartoni sulla porta di ingresso per diverse ore. L’ho già fatta riparare. Avevo cambiato la porta proprio per evitare cose del genere: ne ho fatta mettere una con dei ganci laterali che impediscono di aprirla con il piede di porco. Ma non è servito. Ora hanno usato il tombino, il più classico dei modi per rompere la vetrata. Ci hanno messo sei minuti prima di romperla: si tratta di un vetro antisfondamento, molto resistente. Mi era già accaduto qualche anno fa. Anche in quel caso tirarono diversi colpi che svegliarono le persone che abitavano di sopra. L’altra notte, invece, non c’era nessuno”.
Si tratta di incursioni continue che lasciano amarezza nei titolari dei negozio costretti a riparare i danni e a fare i conti con la merce sparita. Di solito sono di furti di poco valore: quel che resta è solo tanta amarezza.
“Siamo stufi, ce n’è sempre una – conclude Signorini – Siamo reduci da tre mesi di lavori all’acquedotto che ci hanno portato via un sacco di guadagni. Così non si può andare avanti”.
La spaccata alla pasticceria “Maurizio” arriva dopo una lunga serie di colpi simili. Solo nella settimana di Natale sono stati messi a segno tre furti del tutto uguali: alla tabaccheria “Bellini” di via Montalese a Maliseti, alla tabaccheria “Katia” di via Bologna e in un panificio in via Strozzi. Il copione è stato lo stesso: i balordi hanno infranto la porta di ingresso del locale con un tombino raccattato in strada e l’hanno tirato contro la porta. Da “Bellini” hanno preso il fondo cassa, alla tabaccheria “Katia” 60 stecche di sigarette e diversi gratta&vinci.
Recentemente la procura ha chiesto e ottenuto dal gip l’arresto di uno straniero, accusato di aver messo a segno diverse spaccate in città. Il magrebino,
36 anni, è finito in cella grazie a un escamotage: dal momento che non aveva rispettato il divieto di dimora a Prato, il gip ha aggravato la misura cautelare disponendo la detenzione in carcere. Almeno per un po’ non potrà più fare spaccate. L’arresto, però, non è bastato a porre fine alla lunga serie di spaccate.
Laura Natoli