REDAZIONE PRATO

Precipita con l’auto nella scarpata. Muore dopo un volo di 60 metri

Vaiano piange Floriana Raoni, 72 anni: gestiva l’Immobiliare Valbisenzio. L’incidente a Castiglione dei Pepoli. La donna, molto conosciuta, era la coordinatrice laica del santuario della Madonna di Bocca di Rio Baragazza.

Precipita con l’auto nella scarpata. Muore dopo un volo di 60 metri

Precipita con l’auto nella scarpata. Muore dopo un volo di 60 metri

Un malore. O forse una sterzata brusca per evitare un animale che stava attraversando la strada. E poi il volo, di 60 metri, giù per la scarpata, che non ha lasciato scampo all’automobilista. È morta così Floriana Raoni, 72 anni, di Vaiano, comune dell’Appennino pratese. Il tragico incidente stradale è avvenuto l’altra sera, intorno alle 22,45. La donna, al volante della sua Nissan Terrano, è finita fuori strada mentre percorreva via Bocca di Rio, nell’omonima frazione di Castiglione, precipitando giù nella boscaglia, capovolgendosi più volte.

Quando la drammatica corsa si è fermata, probabilmente la settantaduenne era già morta. I primi soccorritori che sono riusciti a raggiungerla, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione Rocca di Badolo, in collaborazione con i vigili del fuoco di Castiglione dei Pepoli, hanno trovato la donna senza vita nell’abitacolo e hanno recuperato il corpo, trasportandolo fino alla strada, dove erano intanto arrivati anche i carabinieri e i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Floriana.

La donna, nata a Barberino del Mugello, era molto conosciuta a Vaiano, dove viveva e gestiva l’Immobiliare Valbisenzio, e anche dall’altra parte dell’Appennino, perché era la coordinatrice laica del santuario della Madonna di Bocca di Rio Baragazza. Il grande crocifisso che svetta sul monte Tavianella, tra i boschi che sovrastano il santuario di Boccadirio, era stato realizzato proprio da Floriana, assieme al marito Mario Bellucci, e benedetto, lo scorso anno, dal cardinale esorcista Ernest Simoni. "Abbiamo il cuore trafitto", dicono a Baragazza.

"Il santuario era la sua prima casa – ha raccontato tra le lacrime un padre dehoniano –. Curava ogni dettaglio: i fiori dell’altare, le tovaglie ricamate... aveva una grande devozione per la Madonna e la trasformava in cura e amore. Era il volto del negozio dei ricordini e aveva sempre una parola buona per tutti, aveva la disposizione d’animo di accogliere e ascoltare, con il cuore e competenza". Questo, mentre i carabinieri stanno cercando di accertare la dinamica del tragico incidente, che al momento pare non abbia coinvolto nessun altro mezzo oltre a quello della vittima.

n. t.