Un salone gremito, fra atleti di ieri e di oggi, presidenti federali, dirigenti. Uniti dalla passione per lo sport e dall’amore per Prato. E’ in questa cornice che ieri si sono tenute le premiazioni dell’edizione 2025 del "Premio Bacchino Sport", che premia i singoli sportivi e le società che tengono alto il nome della città. "Un premio che, come sempre, vuole rendere grazie all’impegno profuso dagli atleti e delle società per raggiungere obiettivi ambiziosi anche a favore di Prato – ha commentato la sindaca Ilaria Bugetti – come amministrazione, reputiamo che sostenere le società sportive e lo sport sia fondamentale". I premiati sono stati individuati dalla giura composta dai componenti del Tavolo dello sport, dai giornalisti, dal Coni di Prato, dal Cip di Prato e da Sport e Salute Spa. Il premio è suddiviso in quattro categorie: "atleta dell’anno", "settore giovanile sport giovanile", "società sportiva o squadra dell’anno" e "riconoscimento alla carriera". La miglior atleta pratese del 2024 è stata individuata nella diciassettenne Lucrezia Domina, nuotatrice in forza all’H.Sport che proprio poche settimane fa ha frantumato in una competizione internazionale un record che apparteneva ad una giovanissima Federica Pellegrini. La scelta per la societa è andata alla Zenith Prato che ha debuttato in Serie D. Il Moto Club Prato si è aggiudicato il riconoscimento per il settore giovanile. Ad Edoardo Gori è andato il riconoscimento alla carriera: "Ugo", cresciuto nel Gispi prima e nei Cavalieri poi, si è ritirato lo scorso anno dopo un quinquennio al Colomiers ed essersi tolto la soddisfazione di indossare per 69 volte la casacca dell’Italrugby. Due i riconoscimenti alla memoria: il primo lo hanno ritirato i familiari di Alessandro Castagnoli (con Andrea Righi e Gioele Origlia visibilmente commossi). Il secondo è andato al ’presidente’ del Prato Andrea Toccafondi. Lo hanno ritirato i figli, con Paolo Toccafondi che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. "Ricevo con soddisfazione questo premio da un’amministrazione dello stesso colore di quella che sette anni fa mandò la polizia municipale a sfrattare il Prato dal Lungobisenzio – ha concluso, con una "stoccata" all’ex sindaco Matteo Biffoni – il futuro delle squadre come il Prato deve passare dall’azionariato popolare per tornare in C. Quando tre anni e mezzo fa lasciai nessun imprenditore pratese si fece avanti".
Giovanni Fiorentino