REDAZIONE PRATO

Première Vision, la partenza: "Tanti clienti da tutto il mondo". Ma si respira un’aria di stallo

Tra le imprese pratesi a Parigi c’è Faisa: "Contatti nuovi ma a Milano visitatori più qualificati". Miraldi (Ego/Pecci): "La sensazione, anche qui, è che il mercato sia ancora fermo".

Tra le imprese pratesi a Parigi c’è Faisa: "Contatti nuovi ma a Milano visitatori più qualificati". Miraldi (Ego/Pecci): "La sensazione, anche qui, è che il mercato sia ancora fermo".

Tra le imprese pratesi a Parigi c’è Faisa: "Contatti nuovi ma a Milano visitatori più qualificati". Miraldi (Ego/Pecci): "La sensazione, anche qui, è che il mercato sia ancora fermo".

L’apertura di Première Vision, la fiera del tessile d’Oltralpe, è andata meglio del previsto. Tra le dodici aziende del distretto Pratese ve ne sono alcune che sono approdate alla kermesse di Parigi dopo essere state presenti anche a Milano Unica la scorsa settimana: c’è chi lo ha fatto perché convinto che non va lasciato niente di intentato, visto il mercato sempre più ristretto, e chi invece continua ad essere presente per onorare accordi presi a lungo termine. L’atmosfera che si respira tra gli stand dello spazio espositivo parigino è piuttosto vivace con visitatori provenienti da varie parti sia del Vecchio Continente che dal Far East, come Corea e Giappone.

"E’ stata una giornata molto positiva. Abbiamo avuto un notevole afflusso di clienti provenienti da varie parti del mondo – racconta Marco Mantellassi di Manteco – Per noi Première Vision è una fiera importante. Tra l’altro siamo molto conosciuti in Francia: abbiamo portato un’evoluzione della collezione primavera estate 2026 rispetto a quella presentata a Milano". Manteco partecipa a Première Vision da protagonista non solo allo stand, ma anche nei momenti di confronto ed approfondimento sulla produzione tessile. Così ieri Manteco ha partecipato al Pitch ‘Closing the loop’. "Siamo stati chiamati a partecipare al talk per portare la nostra esperienza nel settore della lana e della sua riciclabilità. Dopo aver condotto uno studio pionieristico sulle potenzialità del riciclo della lana, possiamo sottolineare ulteriormente che la lana è la fibra chiave per creare modelli efficaci di economia circolare", aggiunge Mantellassi.

Soddisfazione per una prima giornata intensa di lavoro si respira anche allo stand del lanificio Faisa, fondato negli anni Settanta da Roberto Saccenti. "Abbiamo avuto modo di incontrare diversi nostri contatti, ma abbiamo fatto conoscenza di molti clienti nuovi – commenta Daniele Saccenti, che insieme al fratello Luca ha preso le redini dell’azienda di famiglia da diversi anni – Se vogliamo fare un confronto con Milano Unica, i visitatori sono più qualificati e conosciuti rispetto a quelli che vediamo a Parigi. Nel complesso è stata un’apertura buona per il numero elevato di visitatori anche sopra le aspettative. La qualità dei visitatori va verificata in un secondo momento, perché ci sono tanti nomi meno conosciuti. Abbiamo visto coreani, qualche americano, europei del nord Europa, pochi italiani. Anche a Parigi si respira un momento di stallo, i clienti hanno idee poco chiare sulle vendite nei loro punti vendita". E Saccenti ci tiene a sottolineare che le aziende italiane sono penalizzate dalla scure dei rincari di gas e materie prime. "C’è un ulteriore grosso scoglio: quello dei prezzi alti causati dai recenti aumenti di gas e materie prime. E’ un tema che si dovrebbe dibattere un po’ di più per trovare risposte che non siano penalizzanti". Faisa è arrivata alla fiera internazionale di Parigi, dopo Milano, con "entrambe le collezioni. La stagionalità si è persa. Siamo pronti con le nostre proposte che sono il risultato di ricerca ed innovazione – conclude Saccenti – abbiamo fatto tutte e due le fiere perché riteniamo che ogni occasione di incontro con i clienti sia importante.

Giancarlo Miraldi di Ego/Pecci non ha dubbi sulla differenza di livello fra Première Vision e Milano Unica. "Milano è molto più qualificata come fiera. A Parigi siamo talmente pochi che quei clienti che arrivano a Première Vision visitano molti degli stand. Milano Unica è la fiera numero uno e con grande distacco – afferma – Oggi abbiamo visto europei, coreani, cinesi, qualche giapponese. Le visite ricevute non sono state male, si tratta della nostra clientela. Avendo la collezione Pecci che storicamente è laniera, Ego è specialista cotoniero: per la primavera estate si gira intorno alla fibra cotoniera mista con lini ed altre fibre perlopiù naturali. Una proposta che sta piacendo molto, si hanno buoni riscontri. Il clima non è tanto positivo: l’aria che si respira nel distretto tessile pratese si respira anche nei negozi ed è rispecchiata dalle vendite, che sono in stallo. Anche la fascia altissima non cresce più, anche quei pochi che crescevano nella seconda metà del 2024, adesso sono fermi".

sa. be.