
L’opera esposta da ieri a Palazzo Buonamici ed un gruppo dei suoi artefici (foto Attalmi)
Prato, 10 dicembre 2015 - L’HANNO chiamato «Il presepe più bello» e molto bello lo è davvero. E’ nato dalla voglia di testimoniare il Natale offrendo un’occasione di lavoro e di gioia. A realizzarlo e a metterlo in mostra nella sala a piano terra all’ingresso di palazzo Banci Buonamici in via Ricasoli sono i disabili e gli educatori della Cooperativa Unitaria Invalidi-Cui. L’allestimento sarà visitabile fino al 7 gennaio. A inaugurarlo, ieri, la consigliera provinciale Paola Tassi e la presidente della cooperativa Lorena Zorzan. E’ il terzo anno che la Cooperativa Cui ha la soddisfazione di esporre il proprio lavoro nel cuore del centro cittadino. «Il presepe veste a festa il palazzo della Provincia – ha detto la consigliera provinciale Tassi e sarà visibile per tutta la cittadinanza che in queste settimane verrà in centro storico».
REALIZZATO nel 2009 dagli utenti dell’allora Petit Atelier, il cui lavoro sui presepi oggi prosegue con «Modulo Blu», il presepe edizione 2015 è stato rivisitato per adeguarlo ai grandi spazi di palazzo Banci Buonamici. Su basi di legno, preparate da Giampaolo, Luca e Antonio, sono stati disegnati su tela a punto croce i personaggi che lo animano. Due ricamatrici, Carla e Florinda hanno lavorato assieme a Franca e Giovanna, esecutrici del tetto realizzato a maglia con i ferri; le palme, l’erba con i fili di lana e la capanna hanno visto all’opera Luca, Christian ed Elio. A coordinare il lavoro di questi veri e propri artigiani, Alessandra Galazzi che ha guidato i partecipanti della Cui in questa magica avventura del Natale.
«INSIEME - ha raccontato - progettiamo e realizziamo: ognuno offre il contributo che può, in base alle proprie capacità. Importante è far sentire la tradizione del Natale, condividere il clima di festa, di pace e di gioia proponendo a tutti la possibilità di fare la propria parte». Per realizzare il presepe, alla Cui è stato impiegato quasi un anno di lavoro documentato dal racconto per immagini esposte ai visitatori.
«Operatori e utenti ci mettono creatività e grande pazienza tanto che abbiamo un laboratorio dedicato – ha spiegato la presidente Zorzan – L’uso di materiali e tecniche diversi ne fa un luogo in cui si apprendono varie abilità e si impara a collaborare. Abbiamo utilizzato, e lo abbiamo già sperimentato per altri presepi, quei materiali di riciclo o che appartengono alla storia della città, come la lana».
LA CUI è nata nel 1975 per opera di un gruppo di genitori che vollero creare un ambiente capace di offrire ai loro figli la possibilità di cimentarsi in un’attività lavorativa, cercando di valorizzare le capacità individuali di ognuno.
Il frutto di questo impegno è visibile anche nella vetrina dell’Urp che è stata arredata con un albero di Natale realizzato da educatrici e utenti dove protagonisti sono sempre la fantasia e il lavoro.
Un esercizio che per Cui è quotidianità, una risposta seria all’inserimento dei disabili in attività produttive e creative. Su ordinazione la Cui realizza presepi, bomboniere o oggettistica.
m.c.