L’attività motoria ha soppiantato a partire da quest’anno la tradizionale educazione fisica nelle scuole primarie, come recita una circolare ministeriale. La novità è stata introdotta anche nella primaria Meoni, che però ha un problema: non è dotata di una palestra o di uno spazio adeguato in cui fare praticare tale attività ai ragazzi. Una scelta del dirigente scolastico, arrivata "fra capo e collo" dicono i genitori dei 23 allievi della classe quinta che raccontano di essere disorientati dopo essersi attrezzati a inizio settembre per una gestione differente dell’impegno scolastico dei figli. "Ci dispiace che questa scelta che non sia stata comunicata neppure con una circolare", raccontano. "Ci sarà un terzo pomeriggio di rientro, uno in più rispetto allo scorso anno - dicono alcune mamme - Una novità che stravolge l’organizzazione familiare e può essere difficile da gestire per chi deve farsi carico di una giornata di mensa in più". Il giovedì i bambini rimangono a scuola dopo le lezioni prima per la mensa e poi per l’attività motoria: uscita prevista alle 16,20 come negli altri giorni di rientro."La comunicazione di questa novità, dettata da una legge ministeriale, è stata fatta dalla maestra, neppure tramite circolare - sottolineano i genitori - I bambini hanno un insegnante ad hoc per l’attività motoria e la soluzione individuata senza consultare nessuno è stata quella di aggiungere il giovedì pomeriggio oltre agli altri due rientri. Molti di noi hanno inserito i ragazzi in quella scuola per l’offerta formativa a moduli che prevedeva due rientri pomeridiani e gli altri giorni corti. Ora è un pasticcio". I genitori puntano il dito anche contro la mancanza di una palestra a norma. "Il dirigente ha facoltà nell’ambito dell’autonomia scolastica di derogare all’applicazione della circolare ministeriale in attesa dell’adeguamento degli spazi alla funzione richiesta dalla riforma dell’attività motoria - puntualizzano i genitori - Oltre ad avere una stanza senza metratura sufficiente, anche lo spazio esterno ha una pavimentazione in asfalto non ben livellata e la struttura non ha conseguito l’idoneità antisismica". La preoccupazione dei genitori riguarda anche quelle famiglie che dovranno confrontarsi con la novità il prossimo anno. "L’insegnante dedicato a questa materia ha annunciato ai bambini che faranno teoria dello sport: il che vuol dire altre due ore seduti ai banchi".
Sara Bessi