Ore di ansia per decine di docenti col green pass in scadenza. Si tratta di tutte quelle persone che dopo la prima dose di vaccino hanno contratto il virus, e adesso si trovano con il certificato verde scaduto o in scadenza a breve. "Ho effettuato la prima dose con AstraZeneca a febbraio, poi ho contratto il Covid e quindi non sono stata sottoposta alla seconda dose", racconta una docente di ruolo del Datini. "Il problema è che il mio green pass scadrà il 15 settembre, così come scadranno pochi giorni dopo l’inizio della scuola quelli di altri miei colleghi. In pratica sono rimasta con una dose e con l’immunità naturale data dalla malattia. Le norme attuali prevedono che il mio green pass scada dopo sei mesi dal primo tampone positivo, quindi il 15 settembre il pass non avrà più validità e non potrò più entrare a scuola".
Ora la svolta è più vicina: su sollecitazione dei sindacati (Cgil in testa, a livello locale Pasquale Cuomo, sul piano regionale Gessica Beneforti), nelle ultime ore il governo ha emanato una circolare di chiarimento che dovrebbe essere recepita a breve dalla Regione e quindi dalle scuole. Il ministero ha chiarito che "se l’infezione da Sars-CoV-2 è stata confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la scheda vaccinale è da intendersi completata in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose. E - precisa - "l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata; ciò vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione da Covid".