REDAZIONE PRATO

Progetto Pass, Superare le Barriere per le Persone con Disabilità

Il progetto Pass della Regione mira a superare le barriere per le persone con disabilità fisiche, cognitive e sensoriali, attraverso percorsi personalizzati e formazione del personale. Il medico di famiglia fa la prima valutazione e attiva l'equipe Pass. Numero verde 800.556.060 per informazioni e orientamento.

Fare semplici azioni quotidiane come una visita, un accertamento, un prelievo di sangue per chi ha disabilità fisiche, cognitive, sensoriali può essere molto più complicato che per altri. Da qui nasce l’esigenza del progetto Pass della Regione con l’obiettivo di vincere le barriere attraverso l’attivazione di percorsi personalizzati in base ai singoli specifici bisogni. Tutto questo può avvenire solo attraverso una mirata formazione del personale sia di front-office sia infermieristico e medico. Di tutto questo si è parlato nell’incontro tra Regione, Asl e Società dalla salute. "La sfida importante è il lavoro in team multidisciplinare e multi professionale e la realizzazione di percorsi dove l’ospedale diventa il luogo di cura per i pazienti con disabilità; abbattere le barriere organizzative e strutturali affinché il diritto alle cure sia garantito", sottolinea la direttrice Infermieristica Monica Chiti. L’attivazione del percorso Pass parte su segnalazione del medico di medicina generale che fa la prima valutazione e attiva l’equipe Pass che costruirà una risposta per il soggetto speciale segnalato e attiverà un piano personalizzato su bisogni e necessità. A Prato sono 2042 le persone con disabilità, per lo più si sono rivolte al servizio famiglie di ragazzi e persone autistiche ed il servizio più richiesto è stato il semplice prelievo ematico. Sul sito della regione nella sezione Pass sarà possibile avere tutte le informazioni dettagliate sul progetto. È possibile attraverso la piattaforma Pass registrarsi per segnalare un caso che necessita di bisogni.

Per informazioni e orientamento è attivo un numero verde 800.556.060 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.

In chiusura Chiara Selmi ha raccontato la propria esperienza come facilitatrice e la toccante storia di Dolores e della canina Olivia, una storia che parte da una lettera scritta dalla stessa Dolores malata di Sla nella quale lei stessa evidenzia le difficoltà che la sua malattia le poneva anche per fare una semplice visita, poi la presa in carico a livello sanitario, ma soprattutto umano, della paziente oggi purtroppo scomparsa.