Un servizio di pronto intervento a disposizione di tutti i Comuni della Toscana per assicurare una tempestiva operatività in caso di calamità naturali. A firmare il protocollo d’intesa sono Anci Toscana, l’associazione dei Comuni, e Consorzio Spurghisti Associati, realtà regionale che raggruppa 44 aziende di spurgo. L’accordo firmato alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, del presidente e vicepresidente del Csa, Gianni Palumbo e Massimo Durgoni, e del delegato Anci di protezione civile Paolo Masetti, prevede l’attivazione di un numero verde a disposizione dei Comuni, 800.300.301, reperibile h24, sette giorni su sette. Dal momento della chiamata d’emergenza il Csa entro sei ore metterà in moto la macchina degli spurgo, assicurando servizi di rimozione di fango e acqua dalle abitazioni, di risoluzione delle problematiche legate ad allagamenti stradali e quelle derivanti da occlusioni fognarie.
L’idea del protocollo viene da lontano, e la necessità di strutturare il rapporto in ambito di protezione civile è emersa anche durante le recenti alluvioni in Emilia Romagna (a Faenza il Csa ha avuto un ruolo di coordinamento nazionale) e in Toscana (qui gli spurghisti hanno lavorato fianco a fianco con Publiacqua). "Lo abbiamo visto durante l’ultima emergenza alluvione del novembre scorso e ancora prima in Emilia Romagna, è fondamentale avere un coordinamento e un servizio sul territorio strutturato per intervenire immediatamente - ha sottolineato il presidente di Anci Toscana, nonché sindaco di Prato, Matteo Biffoni -. Questo accordo nasce dalla volontà di avere un sistema organizzato a tutela dei cittadini e delle imprese che così durante una situazione eccezionale di emergenza avranno la certezza di affidarsi a un servizio fondamentale eseguito da operatori riconosciuti e con costi calmierati".
Il protocollo d’intesa ha lo scopo di abbattere i tempi burocratici per attivare il servizio degli spurgo. Senza un accordo già predefinito si correva il rischio di dovere attendere l’allestimento di un centro di coordinamento, la contrattualizzazione degli spurgo e l’organizzazione di un nucleo operativo di autobotti da mettere su strada. Col protocollo d’intesa invece gli spurghisti saranno subito operativi. "Con questo accordo ribadiamo il nostro impegno sociale a fianco della cittadinanza – spiega Massimo Durgoni, vicepresidente del Csa -. Le esperienze vissute in Emilia Romagna, dove abbiamo coordinato le operazioni di spurgo legate alla protezione civile su scala nazionale, e in Toscana ci hanno dato ulteriore consapevolezza della necessità di avere un sistema di pronto intervento capace di lavorare fianco a fianco con i Comuni e con la protezione civile regionale".