Terrore al pronto soccorso di Prato: ragazzino distrugge i locali e ferisce alla testa un vigilante

Il giovane, 15 anni, ha anche cercato di rapinare un anziano. Sfondate le vetrate. Il NurSind: “Nonostante le rassicurazioni, non è cambiato niente. Anzi, la situazione sta peggiorando”

L'esterno dell'ospedale di Prato Santo Stefano

L'esterno dell'ospedale di Prato Santo Stefano

Prato, 22 settembre 2024 – Un ragazzino di soli 15 anni ha seminato il panico ieri sera, 21 settembre, al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Un vero e proprio far west.

Il giovanissimo, completamente fuori controllo, ha rapinato delle chiavi di macchina un anziano, aggredito e ferito in modo serio un vigilante, spaccato due vetri e minacciato i presenti con un paletto spartitraffico. Il parapiglia è finito solo all’arrivo dei carabinieri che lo hanno bloccato e arrestato. 

Il bilancio della serata – come riporta Notizie di Prato – è pesante. Il vigilante di Sicuritalia è ricoverato in seguito a un ematoma dalla testa. Il ragazzino era stato fermato nel tardo pomeriggio di ieri per un reato e accompagnato subito dai poliziotti al pronto soccorso pediatrico per il forte stato di agitazione che manifestava. Ma in poco tempo è stato spostato al pronto soccorso ordinario per non creare problemi ai bambini in attesa di essere visitati. 

Il 15enne in un primo momento si era calmato ma nel giro di un’ora, come si legge su Notizie di Prato – “ha nuovamente dato in escandescenze”. “Un vigilante è stato colpito e ferito un altro ha dovuto recuperare le chiavi dell’auto che nel frattempo il minorenne aveva sottratto ad un anziano con l’intento di fuggire”.

Il ragazzo ha poi preso un paletto spartitraffico, è entrato nel pronto soccorso, da cui era stato fatto uscite, e ha minacciato le persone in sala d’attesa, i vigilanti, i sanitari e spaccato due vetri. Il caos è finito solo all’arrivo dei carabinieri che hanno bloccato il minorenne . 

“Nonostante le rassicurazioni che ci erano state fornite durante l’ultimo incontro in Prefettura - spiega Roberto Cesario, segretario territoriale del NurSind - niente è cambiato nel corso delle ultime settimane e l’episodio avvenuto ieri sera ne è purtroppo la riprova. Ci era stata assicurata la presa in carico immediata della situazione del pronto soccorso dell’ospedale e invece le cose, se possibile, adesso sono ancora peggio. Nessuna delle promesse è diventata realtà: né il numero telefonico dedicato, né i passaggi ripetuti delle pattuglie. Al contrario le forze dell’ordine la notte scorsa sono intervenute soltanto dopo ripetuti solleciti. Stamani il personale sanitario che è smontato dal turno di notte era scosso e molto preoccupato per quanto era accaduto e per quanto potrebbe verificarsi in futuro”. NurSind, però, non si arrende. “Ho scritto immediatamente al prefetto - conclude Cesario - denunciando il fatto che in queste settimane non è stato fatto nulla e ho deciso di inviare una comunicazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere l’apertura immediata di un posto di polizia aperto 24 ore all’interno del pronto soccorso di una città evidentemente pericolosa com’è Prato”.