LAURA NATOLI
Cronaca

Pronto soccorso, no al posto fisso h24. Ma arrivano gli agenti che erano in ospedale

Il presidio che era negli ambulatori verrà collocato nell’area di emergenza-urgenza dalle 8 alle 20. Mistero sul numero dedicato: per la prefettura è attivo dal 30 agosto ma i dipendenti non lo sanno

L’interno del pronto soccorso e la vetrata distrutta (Foto Attalmi)

L’interno del pronto soccorso e la vetrata distrutta (Foto Attalmi)

Prato, 25 settembre 2024 – Una soluzione a metà. E’ quella che è stata individuata ieri mattina durante il comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto ieri in prefettura sull’ultima violenta aggressione avvenuta al pronto soccorso sabato sera. L’incontro era stato sollecitato energicamente dal Nursind, il sindacato degli infermieri, che da tempo chiede a gran voce l’istituzione di un posto di polizia fisso (notte compresa, in quanto sono le ore più delicate) per porre un freno alle continue aggressioni ai danni dei lavoratori del pronto soccorso e delle guardie private che prestano servizio nella struttura. L’unica soluzione percorribile al momento è stata individuata nello spostamento dei due agenti del presidio interno all’ospedale, fino a oggi collocato nella zona degli ambulatori, dentro al pronto soccorso. Il presidio di polizia, usato fino a oggi solo per raccogliere le denunce, resta in ospedale dalle 8 alle 20. E l’orario rimarrà lo stesso anche dopo lo spostamento dei due agenti nel pronto soccorso. E’ quanto la prefettura ha concesso al Nursind che si è detto “abbastanza soddisfatto”, nonostante le ore più critiche resteranno comunque scoperte.

Al tavolo, presieduto dal prefetto Michela La Iacona, hanno partecipato i rappresentati di tutte le forze dell’ordine, il sindaco Ilaria Bugetti, l’assessore alla polizia municipale Simone Faggi, la direttrice sanitaria della Asl Toscana Centro Simona Berti, la direttrice dell’ospedale Maria Teresa Mechi, il direttore del pronto soccorso Simone Magazzini e il dirigente del Nursind, Claudio De Nisi che ha rinnovato la richiesta di avere un posto di polizia fisso.

Una richiesta che non è stata soddisfatta, anche se non è stato reso noto il motivo.

L’ultimo episodio violento risale a sabato quando un giovane di origini marocchine – già noto alle forze dell’ordine per reati quali risse e aggressioni – è stato bloccato dalla polizia dopo aver tentato una rapina con coltello all’interno di un negozio di via Pistoiese. Il giovane – prima indicato come un minorenne ma di cui, pare, non è certa neppure l’età – era imbottito di cocaina e fuori di sé. Gli agenti, dopo che il magistrato di turno non ha dato il via libera all’arresto, lo hanno portato al pronto soccorso a causa del suo stato di agitazione. Una volta raggiunto il pronto soccorso pediatrico, l’esagitato è stato lasciato lì, in mezzo ai bambini, senza custodia da parte delle forze dell’ordine. E’ stato sedato e spostato al pronto soccorso ordinario ma all’improvviso si è ’risvegliato’ cominciando a dare di matto: ha preso un paletto e ha spaccato due vetrate, ha ferito una guardia e rapinato un anziano delle chiavi della macchina. Gli operatori presenti hanno riferito di aver dovuto fare quattro chiamate e di aver aspettato 40 minuti prima dell’arrivo dei carabinieri. Motivo che ha scatenato le polemiche sul fantomatico numero dedicato al pronto soccorso e collegato alla sala operativa della Questura, che è stato deciso di istituire durante un analogo vertice in prefettura il 30 agosto scorso. Nessuno sapeva – secondo quanto riferito dal responsabile del Nursind Roberto Cesario – che questo numero fosse stato attivato. Da un lato, quindi, la prefettura sostiene che il numero c’è, dall’altro i lavoratori del pronto soccorso non conoscono il numero.

“Nel corso del Comitato è stata ribadita la massima attenzione che l’intero sistema provinciale di sicurezza riserva alle peculiari esigenze dell’ospedale e la piena operatività delle misure condivise nella riunione di conciliazione che si è tenuta il 30 agosto scorso su richiesta del Nursind – questa la risposta dalla prefettura –. E’ stata disposta ed è tuttora in essere la massima intensificazione dei servizi di vigilanza svolti dalle forze di polizia territoriali presso l’ospedale nell’ambito del piano di controllo coordinato del territorio ed è operativo il numero di telefono che il personale del pronto soccorso può utilizzare, in caso di bisogno di intervento ed in aggiunta al numero unico di emergenza, per contattare direttamente la sala operativa della Questura”.

“Siamo consci dell’importanza di profondere ogni sforzo, tutti insieme, per consentire al personale sanitario di operare serenamente - ha detto il prefetto La Iacona in un comunicato – Le strutture ospedaliere sono comprese nell’elenco dei luoghi vigilati costantemente dalle forze di polizia. I servizi di vigilanza, che già da fine agosto sono stati intensificati nella misura massima possibile e soprattutto in orario notturno, come concretamente dimostrato, continueranno secondo tali modalità rafforzate finché sarà necessario”.

“Accogliamo con favore l’implementazione del sistema di sicurezza e prevenzione annunciato dal prefetto – commenta Cesario –, ma rimaniamo comunque titubanti sulla mancata attivazione di un presidio H24. Gli scorsi eventi ci lasciano qualche dubbio in merito. In considerazione di quanto accaduto, non possiamo fare un passo di lato rispetto alla nostra richiesta di un posto di polizia H24”.