REDAZIONE PRATO

Protesta dei lavoratori: sdraiati davanti ai camion, arrivano polizia e carabinieri

Mattina di tensione alla stamperia tessile Texprint al Macrolotto 2

L'intervento delle forze dell'ordine

L'intervento delle forze dell'ordine

Prato, 1 marzo 2021 - Momenti di tensione stamane di fronte alla Texprint, azienda del Macrolotto 2 di Prato, da giorni teatro di una protesta da parte di 18 dipendenti, supportati dal sindacato Si Cobas. La situazione sarebbe precipitata quando, come accade ormai da 20 giorni, alcuni dei manifestanti si sono sdraiati davanti a un furgone che stava uscendo dall'azienda, che è di proprietà di quattro cinesi. Sono intervenuti polizia e carabinieri che hanno rimosso il blocco, portando in questura due dei lavoratori in sciopero.

I sindacalisti riferiscono anche che i due operai che si sarebbero feriti alle mani durante le operazioni di rimozione del picchetto. Il sit in dei manifestanti è volto a impedire alle merci dell'azienda di uscire e questo, secondo il resto dei lavoratori, sta mettendo a rischio la stessa possibilità di proseguire l'attività da parte della Texprint.

Lo stesso sindacato riferisce di una vera e propria gara di solidarietà coi lavoratori, quasi tutti indiani e bengalesi, della Texprint, la stamperia tessile dove da 40 giorni è in corso uno sciopero indetto dai Cobas e da circa 20 giorni è attivo un «picchetto permanente davanti ai cancelli dell'azienda, la lotta dei lavoratori di Texprint riceve il sostegno di decine di cittadini di Prato e dintorni». Nell'ultima settimana, riferisce sempre la stessa sigla Si Cobas, «tantissime persone hanno continuato a raggiungere il presidio permanente in via Sabadell, nel cuore del Macrolotto di Prato, per portare il loro aiuto concreto. Cibo, tende, mascherine, disinfettante, gazebo, batterie, legna, ombrelloni, frutta, brandine, coperte... Una prova di solidarietà emozionante che dimostra quanto i lavoratori non siano soli nella loro battaglia, per la dignità e il rispetto delle leggi sul lavoro e del contratto nazionale». La sigla rivolge a «tutta la cittadinanza di Prato un invito a continuare a sostenere questa importantissima vertenza con un supporto materiale nei confronti dei lavoratori. I 18 lavoratori di Texprint si stanno mettendo in gioco in prima persona per mettere un freno al cancro dell'imprenditoria illegale che affligge il distretto tessile» di Prato.

Annunciata una manifestazione a Prato per sabato 6 marzo alle ore 16.30 in piazza del Comune, per dare «sostegno a questa battaglia fondamentale per i diritti, la dignità e la democrazia, che sta facendo luce su un sistema di sfruttamento sistematico nel distretto tessile a cui è arrivato da tempo il momento di dire basta».

E' "assolutamente inaccettabile quanto sta avvenendo ai lavoratori della Texprint di Prato. Si fermi subito l’azione poliziesca di sgombero e di fermo di alcuni di loro, e si ripristini un clima che permetta di riaprire correttamente la vertenza". Lo scrivono in una nota la Segreteria Regionale  di Rifondazione Comunista–Toscana e la fedearzione di Prato di Rifondazione Comunista che invitano tutte le parti ad assumersi le rispettive responsabilità ritenendo inaccettabili sia "la chiusura di ogni volontà di dialogo da parte della proprietà", che "il silenzio da parte delle istituzioni". Per Rc "non si può far finta di non vedere che situazioni – e neanche episodiche – di sfruttamento vero e proprio dei lavoratori caratterizza pezzi del distretto tessile pratese".Intanto il partito rivolge espressioni di solidarietà ai lavoratori Texprint annunciando "sostegni concreti, oltre che vicinanza fisica e morale".