Valbisenzio, 26 gennaio 2020 - «Salviamo la vita di Neri": questo l’appello che i volontari dell’associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana hanno lanciato per raccogliere fondi per le cure del giovane cavallo, trovato il 1° dicembre sui monti vicino Sofignano con una zampa rotta e di cui adesso si stanno prendendo cura. "E’ molto debilitato – spiega Agnese Santi, una delle veterinarie che si stanno occupando della salute del puledro –. L’abbiamo trovato denutrito e pieno di parassiti di ogni tipo, con una grossa ferita sulla zampa che si è procurato camminando sul moncone. Ma riteniamo che sia operabile. Non sappiamo ancora quando, stiamo aspettando che riprenda un po’ peso e che la ferita si rimargini altrimenti, così com’è ora, senza la pelle in quel punto, non è possibile intervenire".
La storia di Neri – chiamato così per la scelta dell’associazione di utilizzare nomi propriamente toscani per identificare i cavalli della Calvana – ha tutte le carte in regola per finire in un film della Disney: visto zoppicante nel mese di luglio, se n’erano poi perse le tracce, ritenuto morto finché un gruppo di cacciatori nel dicembre scorso lo vide di nuovo e segnalò la sua presenza ai volontari dell’associazione che ha come finalità la salvaguardia e la promozione della Calvana; dopodiché il recupero, grazie ad un lavoro di squadra fra volontari dell’associazione, comune di Vaiano, protezione civile e polizia provinciale, e la fase nello stallo, dove adesso il cavallo è in attesa di riprendersi per consentire l’operazione che gli restituirà l’uso dell’arto. Insieme a Neri, a luglio e al momento del ritrovamento, sempre lo stesso stallone, che come in una fiaba non l’ha abbandonato e lo ha sempre protetto.
I tempi previsti per il recupero, però, non sono brevi e i volontari hanno lanciato un appello.«Abbiamo già ricevuto preziosi aiuti – spiegano sul loro sito (www.calvana.it) con le modalità per fare la donazione, le immagini di Neri e il commovente video che racconta la storia del puledro e dei suoi salvatori - di mangimi specifici da parte di operatori del settore dei cavalli, abbiamo bisogno di aiuto nell’acquisto dei farmaci, medicazioni e fieno. Poi dovremo far fronte al costo più grande, l’intervento, il successivo ricovero e la riabilitazione".
Claudia Iozzelli © RIPRODUZIONE RISERVATA