Pulpito da difendere. La Soprintendenza vuole un secondo sopralluogo. E’ corsa contro il tempo

Ieri primo controllo dopo il distacco della decorazione in legno dall’ombrello del capolavoro di Donatello. Servirà un’altra verifica per accertare la sicurezza della struttura ma l’Ostensione si avvicina .

Pulpito da difendere. La Soprintendenza vuole un secondo sopralluogo. E’ corsa contro il tempo

Ieri primo controllo dopo il distacco della decorazione in legno dall’ombrello del capolavoro di Donatello. Servirà un’altra verifica per accertare la sicurezza della struttura ma l’Ostensione si avvicina .

PRATO

Ancora un nulla di fatto per la sorte del pulpito di Donatello in Duomo dove, nella notte fra domenica e lunedì scorsi, si è staccata una decorazione di legno policromo di circa 30 centimetri dal soffitto a cassettoni dell’ombrello che lo ricopre. Ieri doveva essere la giornata decisiva con il sopralluogo di una incaricata della Soprintendenza, Giuseppina Clausi, che ha preso visione di quanto accaduto. Insieme a lei, sul pulpito, c’erano il vicario Daniele Scaccini e Daniele Piacenti, il professionista che nel 2015 eseguì il restauro del pulpito in occasione della visita di papa Francesco in città e che adesso si dovrà occupare di riposizionare la decorazione risalente all’800. Nel 2015, il cantiere interessò sia la parte marmorea, che la parte lignea, oltre alla copertura in piombo dell’ombrello.

"Siamo ancora in una fase interlocutoria – spiegano dalla Diocesi – Non è stata presa nessuna decisione sul da farsi. Sicuramente la Soprintendenza tornerà nei prossimi giorni per verificare la stabilità delle altre decorazioni e valutare la sicurezza della struttura". Quindi, per ora, niente agibilità

Per la Diocesi si tratta di una corsa contro il tempo in quanto l’8 settembre si terrà, come da tradizione, l’Ostensione della Sacra Cintola, la più importante tra le cinque che si svolgono da secoli, per le quali il pulpito venne realizzato da Donatello e Michelozzo tra il 1428 e il 1438.

Fin da subito la Diocesi ha rassicurato che l’Ostensione si farà dal pulpito ma adesso si dovrà attendere qualche giorno prima di avere il via libera definitivo da parte della Soprintendenza. E il tempo stringe. I tecnici torneranno per la verifica sulla stabilità delle decorazioni dell’ombrello ma la data non è stata fissata e l’Ostensione sarà domenica prossima. C’è una certa fretta di sapere se si potrà usare il pulpito. In caso contrario, l’Ostensione sarà fatta dal sagrato. Al momento la zona sotto il pulpito resta transennata per precauzione.

Sui concerti del Settembre pratese non è stato detto nulla: possono proseguire senza interferire sugli eventuali sopralluoghi o lavori in quanto le manifestazioni non interessano la zona del sagrato o del pulpito.

Nessuna indicazione, inoltre, è stata data su quelle che potrebbero essere state le cause che hanno determinato il distacco della decorazione. Si è parlato, nei giorni scorsi, genericamente di caldo e agenti atmosferici che avrebbero potuto influire sulla tenuta dei perni in ferro applicati per sorreggere la decorazione. Ma, in seguito al distacco – notato nel buio della notte da un attento passante che ha allertato la polizia municipale e i vigili del fuoco – si sono sollevate diverse polemiche riguardo alla presenza dei tanti camion che negli ultimi giorni hanno fatto avanti e indietro da piazza Duomo per l’allestimento e il montaggio del palco e delle tribune in vista dei concerti del Settembre pratese. Nel dibattito è entrato Giancarlo Calamai, a lungo cerimoniere del Comune, che ha puntato il dito contro le vibrazioni e le sollecitazioni dei furgoni e dei mezzi pesanti, non adatti, secondo lui, a solcare le strade del centro storico. "Piazza Duomo e il pulpito hanno una architettura fragile, vanno preservati", ha detto lanciando l’idea di spostare gli eventi del Settembre in un’altra piazza meno "delicata" sotto il profilo storico e artistico. Un appello che non è stato raccolto dalla sindaca Ilaria Bugetti che, anzi, ha sottolineato come piazza Duomo sia "la migliore soluzione in termini di valorizzazione del centro storico, limitazione dei disagi alla città, cornice suggestiva di una manifestazione che vuole offrire un programma ricco e variegato per i cittadini pratesi ma anche attrarre spettatori da fuori i propri confini".

Polemiche a parte, ora si attende che i tecnici della Soprintendenza diano il via libera in vista dell’Ostensione dell’8.

Laura Natoli