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Quando il presepe è un’opera d’arte. Gli artigiani illuminano il Natale

Da febbraio un lungo lavoro per allestirlo sul palco dell’istituto delle suore Minime. E i bambini apprezzano

Quando il presepe è un’opera d’arte. Gli artigiani illuminano il Natale

Una Natività ambientata nel paesaggio toscano con richiami anche ad alcuni particolari di Poggio a Caiano. E’ il presepe allestito sul palco del teatro, all’interno dell’istituto delle suore Minime del Sacro Cuore e frutto dell’ingegno di quattro artigiani che a partire dal mese di febbraio hanno iniziato a impostare il lavoro. Questo presepe è un’opera d’arte collettiva dove ogni artigiano ha potuto esprimere la sua creatività, attraverso l’uso di materiali semplici. "La costruzione – spiega Franco Inverni, uno dei presepisti – è fatta con lastre di polistirene (una quarantina quelle utilizzate) che vengono disegnate, tagliate e intonacate. Viene proprio fatto un lavoro di intonaco come quello che si fa nelle abitazioni, poi con il legno sono stati costruiti gli infissi e gli arredi (tavoli, sedie nelle case) e creati elementi che ricordano Poggio come il Mascherone e il Leccione".

Il presepe offre una visione prospettica del villaggio, cioè le case e le statuine vanno a crescere via via che ci si avvicina alla Natività. Gesù bambino nasce sotto il porticato di una colonica, dietro c’è la stalla con gli animali e sopra le case come era nel tipico villaggio toscano. E’ un borgo di case e coloniche con i mestieri di allora, dai contadini al fabbro, dal falegname al fornaio. Il cielo cambia a seconda del passare delle ore grazie al lavoro di un elettricista e le visite sono accompagnate dalla musica composta dai fratelli Marco Gabriele e Samuele Luca Cecchi e dai canti francescani. L’occhio attento dei bambini, durante la visita al presepe, ha riconosciuto subito il giardino sopraelevato: "E’ il labirinto delle suore!", hanno esclamato i piccoli ed effettivamente è il parco interno all’istituto che ha la forma a labirinto. Suor Annalisa Colli, madre generale delle Minime, ha lasciato spazio ai presepisti per rinnovare il presepe di quest’anno e nel teatro è possibile ammirare anche altre natività particolari che fanno parte della raccolta che le suore possiedono.

Ideatori e artigiani di questo grande presepe sono Maurizio Baldacci, Franco Inverni, Enzo Pianigiani e Giovanni Scuffi. In giardino è stata ricostruita con dei pannelli la storia della natività mentre alcuni presepi sono collocati nelle teche. Nel teatro si possono acquistare dei manufatti (borse, zaini, astucci, borsellini a zip) provenienti da Betlemme per finanziare la missione delle suore. Il presepe è aperto, sino al 7 gennaio, nei prefestivi dalle 15,30 alle 18,30 e nei festivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 con ingresso da piazza Santissimo Rosario.

M. Serena Quercioli