Quando la maturità chiude il cerchio: "Maestra, venga all’esame orale"

Studente del Copernico invita la sua insegnante della scuola primaria. E lei sui social: "Che orgoglio..."

Quando la maturità chiude il cerchio: "Maestra, venga all’esame orale"

Quando la maturità chiude il cerchio: "Maestra, venga all’esame orale"

In napoletano si dice che i figli "so’ pezzi ‘e core". Ma certe volte succede che lo siano anche gli alunni e si creano legami speciali che vanno oltre i banchi di scuola. Questa è proprio la storia di un legame speciale, quello fra la maestra e l’alunno, che si è formato ai tempi della primaria "Don Bosco" di Mezzana nel 2016 e che, otto anni dopo, si è rafforzato sulla soglia del liceo Copernico. In questi giorni si stanno svolgendo gli orali della maturità e Matteo d’Amelio, maturando del liceo scientifico, ha scelto una persona speciale per farsi accompagnare nel giorno fatidico dell’interrogazione da parte della commissione: la maestra Nicoletta. Non un parente stretto ma la sua insegnante, quella che per quattro anni lo ha visto crescere (è arrivata in seconda) e avrà un posto sempre speciale nel suo cuore. "L’orgoglio di una maestra che può accompagnare un ex alunno al proprio orale di maturità", ha scritto sui social la maestra Nicoletta Ricciarelli che oggi insegna alla primaria "Le Fonti" dell’istituto Convenevole, con tanto di foto di rito davanti al Copernico che la ritrae con l’ex studente. Quello era il primo giorno di orale al liceo e lui, Matteo, era il primo dei convocati della mattina, in un misto di paura e scaramanzia. Ecco arrivare alla maestra Nicoletta la telefonata che non ti aspetti: "Maestra, ti va di venire con me?". Era proprio Matteo, il suo alunno. Del resto lei, la maestra, nei giorni scorsi aveva riallacciato il filo con la vecchia classe sulla chat di WhatsApp lanciando un messaggio di "in bocca al lupo" prima della prova scritta d’italiano. "Ci sono classi che ti restano appiccicate addosso, come questa delle Don Bosco, con cui si rimane in contatto anche dopo la fine di un ciclo – racconta Nicoletta Ricciarelli – Gli anni della primaria sono sempre un bel viaggio, un cammino di crescita fatto insieme. Ho il privilegio e la fortuna di fare l’insegnante. Spesso ho un osservatorio diverso rispetto al genitore". E a proposito di genitori, mentre la maestra Nicoletta aspettava dentro la scuola la fine dell’esame di Matteo, per ingannare l’attesa scriveva messaggi ai suoi genitori che aspettavano in auto senza farsi vedere. Poi, quando tutto è finito, sorrisi e abbracci fra l’ex alunno e la maestra, tutti e due emozionati. "Dopo la primaria si cambia, ci sono le medie e arriva la fase della preadolescenza per i nostri alunni. Ma se noi adulti facciamo sì che continuino a sentire la nostra presenza abbiamo vinto una scommessa".

Maria Lardara