Nel quarantesimo anniversario della Strage di Natale sarà celebrata una cerimonia a Vernio.
Sono, infatti, passati 40 anni da quella notte infernale, quando nella grande galleria dell’Appennino, a pochi chilometri dalla stazione di Vernio, si consumò una strage con 16 vittime e 260 feriti e segnò profondamente anche la comunità della Valbisenzio. Il treno Rapido 904 Napoli-Milano trovò il suo tragico epilogo nella galleria della Direttissima – all’altezza di San Benedetto Val di Sambro dove la bomba scoppiò alle 19.08 del 23 dicembre 1984: era contenuta in due valigie caricate sulla carrozza di seconda classe.
Un inferno di fuoco, dolore, morte e lamiere.
Quell’apocalisse sull’Appennino Tosco-emiliano portò via persone, pendolari, emigrati che viaggiavano durante le festività natalizie per tornare dalla loro famiglie. Nei loro bagagli c’era la gioia del Natale imminente.
La cerimonia per ricordarli inizierà alle 19 con la lettura dei nomi delle 16 vittime dell’attentato, poi interverranno Marina Grasso avvocato del coordinamento provinciale Libera di Prato e la sindaca di Vernio Maria Lucarini. Alla cerimonia partecipa anche l’associazione tra i familiari delle vittime della Strage rappresentata da Loretta, che fu gravemente ferita nell’attentato, e la figlia Giada Pappagallo. Conclude il coro di Sant’Ippolito.
Alle 21 all’ex Meucci “Testimonianze e memorie dei soccorritori e di chi ha vissuto la strage di Natale”, una serata della memoria a cui parteciperanno il sindaco di Vernio di allora Giovanni Pini, Nadia Magnani, all’epoca medico delle Ferrovie, l’ex ferroviere Arcangelo Lucarella e il medico Andrea Saccardi. Modera l’incontro la giornalista Debora Pellegrinotti.
Il Comune di Vernio proprio in questi giorni ha anche avviato una collaborazione con il Comune di Napoli per un Patto di Amicizia sulla Memoria, in ricordo del terribile attentato, che spezzò vite innocenti, segnò profondamente il nostro Paese e rappresenta una ferita nella storia comune.
Il Rapido 904 partì infatti da Napoli, diretto a Milano. Il Patto si concentrerà soprattutto sulla promozione di progetti educativi, affinché le generazioni future comprendano il valore della memoria e della solidarietà e la necessità di un impegno forte, di tutti, contro le mafie.