ROBERTO BALDI
Cronaca

Quasi settemila abitanti. E uno sviluppo recente

Il quartiere dormitorio e quella doppia torre merlata da cui (forse) il nome. Ma se il toponimo è incerto, non c’è dubbio sul fatto che manchino servizi. .

La doppia torre merlata, in pietra e muratura, ora abitazione privata in via delle Badie

La doppia torre merlata, in pietra e muratura, ora abitazione privata in via delle Badie

In via delle Badie è ancora visibile un’ imponente doppia torre merlata, in pietra e muratura - ora abitazione privata - con accanto una bassa costruzione, sempre nella tipica pietra bianco-grigia della zona, che sino a una cinquantina di anni fa, costituiva una specie di baluardo verso una zona considerata desolata e selvaggia, conosciuta in zona come “il Lonco”, che ancor oggi sta a significare terra non coltivata, dove crescevano ubertosi campi di camomilla, che furono attraversati dalla Firenze-Mare per la costituzione di una zona industriale.

La doppia torre merlata, visto che le Badie sono due, dette il nome secondo alcuni alla zona, governata da eremi, fondate dai monaci che nel XI secolo, sull’esempio del fondatore della abbazia (quindi della badia) vallombrosana Giovanni Gualberto, venivano create un po’ dappertutto, e quindi anche nella zona di Prato, dove venne dedicata a Santa Maria di Grignano.

C’è un’altra spiegazione: nel saggio “nascita e sviluppo..” nel volume “storia di Prato” edito nel 1991 da Le Monnier, il nome “le Badie” non è derivato dalla di due torri, ma a un fenomeno tipico del dialetto locale che pluralizza i toponimi: dalla badia unica, le badie.

Al di là delle indagini storiografiche, Le Badie oggi è un agglomerato intenso di abitazioni, che ha reso questa porzione fra le più abitate dell’hinterland pratese, cion circa 7mila residenti, dopo lo sviluppo urbanistico ai tempi della giunta Vestri, con con la supervisione tecnica allora dello studio ingegner Arrigo Forasassi. Nei tempi attuali si sono moltiplicati suggerimenti e iniziative, che hanno fatto delle Badie un polo di particolare attenzione, fino a suggerirvi una nuova piazza interamente fruibile dalla cittadinanza attraverso l’istallazione di isole ecologiche interrate e il potenziamento dell’illuminazione pubblica. Sul tavolo anche il completamento del tratto di ciclabile.

Anche per una questione meramente numerica è stata richiesta sia da gruppi di residenti che di commercianti.. la messa di alcuni sistemi migliorativi che, insieme a un nuovo arredo urbano, contribuirebbe a contrastare le problematiche relative al degrado. Ma si è ancora nel campo dei pii desideri: Le Badie hanno ancora molto cammino da compiere.

Roberto Baldi