REDAZIONE PRATO

Quella piccola porta accanto al maxi ingresso. "Donne umiliate, è sempre il solito Islam"

Un’entrata riservata rispetto agli uomini innesca la nuova polemica sulla moschea. Curcio (Lega) attacca, l’imam replica: "Nessuna discriminazione"

L'ingresso della moschea (foto Attalmi)

Prato, 13 novembre 2021 - "Trovo scandaloso che le donne debbano entrare nella moschea da una porta secondaria, molto più piccola rispetto al maxi ingresso principale destinato agli uomini. Questa scelta la dice lunga su come l’Islam tratti il genere femminile. E mi pare evidente che ci si trovi di fronte a una situazione dove non vengano rispettati i diritti di uguaglianza sanciti dalla Costituzione".

E’ subito bufera politica intorno all’apertura della nuova moschea di piazza del Mercato Nuovo. A sollevare il caso della discriminazione di genere verso le donne è il consigliere comunale della Lega, Marco Curcio. Recandosi davanti al luogo di culto di piazza del Mercato Nuovo, infatti, si può notare chiaramente, come riportato anche da una scritta bilingue, che l’ingresso riservato alle donne sia una piccola porta: uno spazio decisamente inferiore rispetto alla maxi entrata principale riservata agli uomini.

"E’ davvero scandaloso che nel 2021 un’associazione possa portare avanti discriminazioni di sesso del tutto incompatibili con i diritti civili previsti dalla legge italiana", accusa Curcio. "Il Comune, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali, uomini, ma soprattutto donne, non hanno niente da dire a riguardo?". A replicare a Curcio è lo stesso presidente dell’organizzazione di volontariato ‘La Speranza’ che ha curato la realizzazione della moschea. "Non c’è alcuna discriminazione - dice Ezzenati Abderrahmane - ma è un semplice modo per regolare i flussi d’accesso. Le donne rappresentano circa l’uno per cento dei fedeli che vengono a pregare. Quindi abbiamo deciso di riservare loro uno spazio dedicato. A nostro modo di vedere è un’attenzione che riserviamo nei loro confronti, perché se vogliono possono accedere anche dall’ingresso principale. Gli uomini invece non possono entrare dalla porta dedicata alle donne". Il presidente poi spiega perché la porta sia così piccola. "Per evitare ulteriori pratiche edilizie e quindi maggiore burocrazia non abbiamo toccato la conformazione originaria del capannone", chiarisce. "Quella porta così era e così è rimasta. Ma se il Comune ci dà la possibilità di ingrandirla per una questione di opportunità e sensibilità, senza dovere affrontare tutta la trafila burocratica, noi siamo pronti a iniziare subito i lavori". Nonostante il chiarimento, la battaglia della Lega non si ferma qui. Anzi, Curcio annuncia il lancio di una raccolta firme per chiedere al Comune "l’indizione di un percorso partecipativo ogni qual volta ci sia l’apertura di una nuova moschea".

"A Prato è tutto un fiorire di nuove moschee senza che nessuno se ne accorga", aggiunge l’esponente del Carroccio. "Non solo quella del Mercato Nuovo, ma ci sono lavori in corso anche in via Livi. I cittadini di queste zone non sono stati minimamente messi al corrente della questione, che presenta anche criticità di ordine pubblico. L’affluenza di migliaia di persone in una o più aree della città in prossimità di moschee più o meno ufficialmente dichiarate come tali deve essere il frutto di un ragionamento più approfondito".

Sdb