Le prime due famiglie afghane sono arrivate nel territorio pratese. In tutto si tratta di nove persone: una famiglia composta dai genitori e due bambini piccoli, un’altra di cinque persone. I due nuclei, in fuga dal paese di origine dopo il ritorno al potere da parte dei talebani, sono stati dislocati a Vernio e a Poggio a Caiano all’interno delle strutture di accoglienza individuate dalla Prefettura già una decina di giorni fa, quando i primi rifugiati afghani sono arrivati in Toscana. Le due famiglie hanno trascorso la quarantena nell’albergo sanitario di Montecatini e dopo essere risultate negative al tampone hanno potuto trovare una sistemazione negli appartamenti messi a disposizione dalle cooperative che operano sul territorio e che si occupano di fornire i beni di prima necessità. Al momento le due famiglie sono inserite nel percorso dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e non è detto che in futuro restino sul territorio pratese, perché potrebbero essere destinati ad altri centri in base alle disponibilità. Oltre ai primi nove afghani, a Prato e provincia dovrebbero arrivare nei prossimi giorni altri rifugiati. Per ora sul territorio è prevista l’accoglienza complessivamente di 37 persone, il 7% circa dei 512 fuoriusciti che il Governo ha assegnato alla Toscana. Nei prossimi giorni troveranno dunque accoglienza nel territorio pratese altre 29 persone. Di queste una quindicina sarrà ospitata negli spazi del progetto Sai, l’ex Sprar (il sistema di accoglienza e protezione di competenza dei Comuni) che consente di inserire i profughi in un vero e proprio percorso di integrazione sul territorio. I posti a disposizione nell’ambito del progetto Sai sono circa un’ottantina, 70 dei quali sono già occupati da profughi provenienti da altri paesi a rischio o in guerra.
La priorità verrà data alle famiglie, mentre le donne sole con i bambini al seguito saranno ospitate in strutture specializzate. I 29 profughi in arrivo nei prossimi giorni saranno distribuiti su tutto il territorio in quanto i sindaci della provincia si sono dichiarati disponibili all’accoglienza degli afghani. La Prefettura – che ha il compito di coordinare l’accoglienza dei profughi afghani – è al lavoro per cercare di reperire ulteriori spazi. Non è escluso, infatti, che il numero delle persone da ospitare aumenti ancora nei prossimi giorni. La Regione, la scorsa settimana, ha istituito un tavolo permanente fra tutti i prefetti toscani per gestire l’emergenza e per valutare la sistemazione degli afghani nei vari centri di accoglienza. Al momento la Prefettura sta cercando di reperire più posti possibili in accordo con cooperative e associazioni.
L.N.