LAURA NATOLI
Cronaca

"Molestie alle pazienti durante le ecografie". Radiologo nei guai, chiesta maxi condanna

La procura: "Otto anni e un mese per il medico". La sentenza a settembre

La prima a sporgere denuncia fu una donna che raccontò delle pesanti avance del medico (Foto repertorio)

La prima a sporgere denuncia fu una donna che raccontò delle pesanti avance del medico (Foto repertorio)

Prato, 8 luglio 2023 – Una condanna pesante: otto anni e un mese. E’ quella che è stata chiesta ieri dalla procura per il radiologo di 63 anni, originario di Pisa ma che lavorava in studi privati e convenzionati con l’Asl a Prato e Poggio a Caiano, accusato di aver molestato sessualmente una trentina di pazienti durante le visite per fare le ecografie. Dei 30 casi riferiti nel capo di imputazione, il pm ha chiesto la condanna per 19 e l’assoluzione per gli altri undici. Di queste solo quattro si sono costituite parte civile nel processo mentre gli istituti medici sono stati citati come responsabili civili. L’accusa è di violenza sessuale. L’udienza è stata rinviata a metà settembre per le repliche.

La prima denuncia nei confronti del professionista è partita proprio da Prato quando una donna di origini marocchine si rivolse al centro antiviolenza della città denunciando un episodio inquietante. Il radiologo durante un esame clinico le avrebbe fatto delle avances di natura sessuale e le avrebbe chiesto di spogliarsi completamente per eseguire un’ecografia addominale. Dopo quella prima denuncia, la Procura ha aperto un fascicolo a carico dell’uomo ascoltando altre pazienti del medico. Durante le indagini, sono state ben trenta le donne che dissero di aver ricevuto lo stesso tipo di "attenzioni" durante gli esami.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il medico si sarebbe approfittato delle sue pazienti proponendo di avere con loro rapporti sessuali. La prima donna che fece denuncia raccontò di essere stata toccata nelle parti intime. Le avances erano state rincarate con frasi del tipo: "So come farti rilassare. Siamo adulti, lo possiamo fare una volta, poi se non ti sei trovata bene non torni più". Un comportamento che per la paziente aveva superato ogni limite di decoro tanto da cercare supporto e aiuto nell’associazione che aiuta le donne vittime di violenze.

Nel febbraio del 2016 il medico fu sospeso dal gip dall’esercizio della professione medica per sei mesi. Oggi il medico ha ricominciato a lavorare in studi medici a Pistoia. L’uomo si è difeso sostenendo di aver seguito i protocolli e di non aver mai avuto approcci sessuali senza il consenso delle pazienti. A settembre la sentenza.