Prato, 26 aprile 2024 – Un 14enne si è presentato a scuola con un coltello nello zaino. E’ accaduto mercoledì scorso in un istituto della provincia, quando uno studente è stato scoperto in possesso di un’arma bianca. I professori e il dirigente scolastico sono immediamete intervenuti, segnalando l’episodio alle forze dell’ordine. Cosa volesse fare con il coltello non è chiaro ma, poiché risulterebbe esserci anche un precedente in tal senso, ai docenti non è rimasto che chiedere l’intervento dei carabinieri.
Il ragazzo è uno studente già in carico ai servizi sociali per le sue problematiche e la notizia riaccende i riflettori sui disagi degli adolescenti che finora erano, almeno nei Comuni medicei, rimasti fuori dalle mura scolastiche.
In particolare nell’ultimo anno sono cresciuti i casi di vandalismi ai danni del patrimonio pubblico, con autori giovanissimi. Ma non ci si è limitati agli atti vandalici: l’estate scorsa ci fu l’episodio di un disabile preso in giro per la strada a Seano, sempre da minori. Questo gruppetto di "molestatori", fra cui anche delle ragazze, si recava ad urlare sotto le sue finestre. Poi, sempre in estate, alcuni ragazzini di notte suonavano i campanelli delle abitazioni a Comeana: il fastidio degenerò in una vera e propria lite, sino ad arrivare alle mani, col padrone di casa.
Mercoledì mattina, il giorno prima della chiusura delle scuole per il ponte della Liberazione, quando in aula hanno visto spuntare il coltello la situazione è diventata preoccupante. Poi è seguito il tam tam fra i genitori che temono per l’incolumità dei propri figli poiché sarebbe già la seconda volta che l’alunno si presenta a lezione con un coltello.
Lunedì, alla presenza dei servizi sociali e della mediatrice culturale, i genitori saranno ricevuti dal dirigente scolastico. Del caso è stata informata anche la procura per i minorenni.
Un episodio simile è avvenuto nelle stesse ore a Milano quando uno studente di 15 anni è entrato a scuola con in mano un coltello da cucina e una bomboletta di spray al peperoncino, cercando una professoressa. E’ stato disarmato da due docenti, ad uno dei quali però è riuscito a spruzzare il liquido urticante negli occhi.
M. Serena Quercioli