REDAZIONE PRATO

Ranfagni chiude dopo quasi 70 anni E dona le foto all’archivio Toscano

Domani sarà l’ultimo giorno di apertura. Il proprietario Pierluca: "E’ arrivata l’ora della pensione". Negli scatti del padre la testimonianza di un’epoca. L’attività è in via Santo Stefano dal lontano 1953

L’arte della fotografia la famiglia Ranfagni ce l’ha scritta nel dna. Il negozio di via Santo Stefano guidato da Pierluca, all’ombra del Duomo di Prato dal 1953 è diventato un’istituzione per gli amanti della fotografia, per chi vuole stampare una foto o per coloro che hanno nostalgia e vogliono immergersi nella Prato di una volta attraverso l’immenso ‘archivio Ranfagni’ che raccoglie in centinaia di scatti, dai primi del Novecento fino agli anni Settanta, la storia della nostra città.

Dalla visita del re Vittorio Emanuele di Savoia, ai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale, passando per l’epoca fascista fino alla città con le sue vie, i suoi negozi, la sua gente, dal dopoguerra agli anni Settanta immortalati negli scatti del padre Alfredo Ranfagni e del figlio Pierluca che ne ha seguito le orme dal 1970 a oggi. Domani sarà l’ultimo giorno con la saracinesca alzata, Pierluca Ranfagni a 76 con il 2020 andrà in pensione chiudendo per sempre una delle attività storiche e più note della città. Con la chiusura del negozio però resteranno le foto a passare il testimone alle prossime generazione, sì perché la volontà del titolare è quella di donare i negativi delle fotografie scattate dal 1915 a oggi, all’archivio Toscano.

"E’ arrivato il momento della pensione", dice il proprietario. "Lunedì sarà l’ultimo giorno di lavoro, poi chiuderemo, ma le fotografie e i negativi di mio padre Alfredo vorrei donarli all’archivio Toscano così da lasciare una testimonianza che potrà essere conservata".

Il padre Alfredo Ranfagni, grande fotografo pratese del secolo scorso, iniziò l’attività negli anni ‘30 imparando l’arte da Domenico Coppi, storico negozio di piazza Buonamici, poi nel 1953 aprì la propria attività continuata fino ad oggi dal figlio Pierluca. "Vorrei dire un grazie speciale a Patrizia Fratini, una donna di grande spessore morale e capacità professionale che in questo ultimo anno, in cui ho avuto qualche problemino di salute, ha portato avanti il negozio con grande passione. Ho un solo rammarico quello di non essere riuscito a portarla alla pensione", dice Pierluca che domani sarà dietro al bancone proprio come negli ultimi cinquanta anni della sua vita. "Il nostro lavoro è molto concentrato sulle foto d’epoca, non facciamo più da tanto tempo servizi esterni, solo per gli amici. Da anni la nostra attività è legata alle foto storiche: abbiamo immagini che vanno da quell’epoca fino ai giorni nostri e ne abbiamo digitalizzato una buona parte". Ora quelle immagini resteranno testimoni di un’epoca.

Silvia Bini