REDAZIONE PRATO

Paura nella villa, imprenditore rapinato: aggredito alle spalle, spinto a terra e picchiato. È caccia ai banditi

Prato, l’uomo è stato assalito subito dopo aver parcheggiato l’auto in giardino. I malviventi si sono intrufolati passando dal cancello. In casa c’erano la compagna della vittima e il fratello

Sulla rapina in villa indaga la polizia

Sulla rapina in villa indaga la polizia

Prato, 12 marzo 2025 – E’ caccia ai tre banditi che nella serata di lunedì hanno aggredito alle spalle, picchiato e rapinato un imprenditore italiano che stava rincasando. L’episodio violento è avvenuto nel giardino della villa della vittima in via Braga Tavola. Secondo quanto ricostruito, l’uomo stava entrando nel giardino con la sua automobile. I banditi devono aver approfittato del cancello aperto e sono entrati. Quando la vittima è scesa dall’auto l’hanno aggredita alle spalle e scaraventata a terra. Poi gli hanno tirato un pugno in faccia e dopo lo hanno derubato dell’orologio che aveva al polso (non di grande valore) e di 600 euro che aveva nelle tasche dei pantaloni. I banditi avevano il volto travisato e indossavano i guanti che, nella fuga, hanno gettato a terra e che sono stati trovati dalla polizia.

Al momento della rapina in casa c’erano la compagna della vittima e il fratello. I due hanno subito allertato i soccorsi. In via Braga sono arrivate l’ambulanza e la polizia. Sul posto è intervenuta anche la squadra mobile che sta seguendo le indagini.

La vittima, sotto choc, non ha riportato, per fortuna gravi conseguenze. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza interne al giardino della villa e quella sulla strada in modo da poter rintracciare i malviventi. Può darsi che si sia trattato di un colpo pianificato. I banditi hanno atteso infatti che il proprietario rincasasse e si sono intrufolati nel giardino grazie al cancello aperto.

Di recente un altro uomo, un anziano, fu rapinato a Iolo. Anche in quel caso i banditi lo aggredirono quando il pensionato aveva appena parcheggiato l’auto nel giardino di casa. Lo buttarono a terra e poi tentarono di rubargli l’orologio ma, quando gli afferrarono il polso, si resero conto di aver sbagliato persona.