I problemi di degrado igienico, sanitario, sociale e ambientale del Macrolotto Zero sono denunciati da anni dai residenti e dal comitato che
fa capo a Bruno Gualtieri. Instancabile residente che vuole riportare la zona di via Pistoiese alla soglia di vivibilità. Un documento con
i punti salienti e più problematici del quartiere è stato consegnato all’amministrazione. Tra le richieste che da anni risuonano nelle stanze del Comune da parte dei residenti, stanchi della convivenza con la comunità orientale, c’è la creazione di "una task force dedicata alla lotta contro il degrado, che ha trasformato il quartiere in una discarica a cielo aperto: rifiuti di ogni genere vengono abbandonati agli angoli delle strade, sui marciapiedi - sottolinea Gualtieri - Siamo arrivati
ad una situazione igienico-sanitaria davvero pericolosa". Le problematiche però non sono finite. "Abbiamo una quantità infinita di dormitori tra case, magazzini, palazzi e in alcuni condomini la convivenza è diventata insopportabile".
Il Comitato chiede controlli a tappeto "per debellare il commercio abusivo;il gioco d’azzardo in strada, per contrastare le violazioni del codice della strada; per garantire la sicurezza urbana e il rispetto dei regolamenti e delle ordinanze comunali.
E ancora: proponiamo l’istituzione di un contributo
a fondo perduto o credito agevolato per le giovani coppie italiane che vogliono vivere o aprire attività nel Macrolotto Zero, e l’installazione di un sistema di videosorveglianza integrato per tutte le strade del quartiere. Servirebbe una task force interforze dedicata al contrasto di ogni forma di illegalità nel Macrolotto Zero. E magari questa struttura dovrebbe avere una sede fissa nel quartiere come anni fa in via Respighi".
Proprio per andare incontro alle richieste dei residenti da mesi è stato istituito l’Osservatorio permanente sul Macrolotto Zero, un strumento - nell’intento dell’amministrazione comunale - di valorizzazione della cittadinanza attiva e della partecipazione, un luogo di informazione, comunicazione, confronto, dialogo formalizzato tra il Comune, gli enti e le società partecipate, le associazioni, gli enti del terzo settore e i singoli cittadini per rafforzare la coesione sociale. "L’osservatorio è uno strumento importante, ma dovrebbe essere gestito a livello tematico, altrimenti nulla si affronta nel modo giusto. Qui c’è spaccio di droga, appartamenti sovraffollati, degrado ambientale e pochissimo rispetto della legalità - conclude -. Piantare qualche albero non basta, servono educazione e una completa rigenerazione sociale".