Da quattro mesi il muro di via di Castello a Carmignano è franato in seguito alle piogge del 2 novembre, è stato messo in sicurezza con un restringimento della carreggiata e da allora una quarantina di residenti vivono nel disagio. La strada è quella che conduce alla Rocca e già in condizioni normali non permette uno scambio di veicoli. "Lo spazio lasciato dai blocchi di cemento collocati a protezione del muro – spiega Giulio Mencattini, portavoce dei residenti – è circa 2 metri e 40 centimetri, una ambulanza passa precisa ma se ci fosse necessità di un’autoscala dei vigili del fuoco non potrebbe passare. Altri mezzi, come i corrieri o gli autospurgo, preferiscono non salire. Lo stesso vale per la raccolta della spazzatura: solo i furgoncini percorrono la strada. Ci siamo rivolti al Comune e per questi 10 metri di muro deve intervenire anche la Sovrintendenza. Abbiamo proposto l’apertura di una strada secondaria che passerebbe attraverso i campi da via Marcignano e il proprietario ha dato disponibilità a fare lo sterrato ma anche in questo caso servono le ruspe e l’intervento del Comune. Sono passati 4 mesi e chiediamo risposte perché la situazione ci preoccupa".
Secondo i residenti i tempi di cantiere comunicati per la ricostruzione del muro sarebbero di 45 giorni quindi anche rapidi ma per ora non si vede nessuno.
"In seguito all’alluvione – dice l’assessore ai lavori pubblici di Carmignano Chiara Fratoni - il nostro territorio ha subito ingenti danni e si è reso necessario fare interventi di somma urgenza con fornitura di beni e servizi oltre a lavori, con una spesa di 528.000 euro. Circa i lavori di consolidamento della frana di porzione di muro del complesso della Rocca l’importo dell’intervento è di 141.520 euro. Una prima azione per scongiurare l’ampliamento della frana e la messa in sicurezza della strada è stato il posizionamento di blocchi a base del muro, riducendo la carreggiata ad una larghezza di 2,40 metri, per consentire interventi di emergenza ma ha anche scongiurato l’eventuale chiusura totale della strada in caso di crolli ulteriori. Al fine di ridurre i disagi dei residenti nella fase transitoria del cantiere l’amministrazione ha valutato, rispetto alla viabilità alternativa, una alternativa viaria provvisoria che è al vaglio dell’assicurazione in quanto strada poderale privata".
M. Serena Quercioli