
"Non c’è nessuna intenzione di depotenziare la Reumatologia pratese: il reparto continuerà a essere diretto dalla dottoressa Laura Niccoli". Dopo le recenti polemiche sulla riorganizzazione del reparto di Reumatologia che ha in carico la salute di oltre 12.000 pratesi, l’azienda sanitaria rassicura i pazienti. La ferma risposta dell’Asl, che esclude ogni possibilità di riduzione dei servizi sanitari per i malati reumatologici, segue le accuse rivolte nei giorni scorsi dall’associazione Atmar, poi rilanciate dall’Osservatorio sulle malattie reumatologiche ’Capire’, che aveva puntato il dito contro il trasloco degli ambulatori dal Misericordia e Dolce al Santo Stefano e di una conseguente diminuzione dei servizi. L’argomento è diventato anche materia per un’interrogazione presentata dal centrodestra in consiglio regionale. "Sono infondate le notizie sul depotenziamento dell’attività reumatologica nell’area pratese e allarmano solo i pazienti, in particolare coloro che sono in cura con le terapie in day service presente nel Misericordia e Dolce", precisa in una nota l’Asl. "L’attività svolta nel vecchio presidio ospedaliero, con ben quattro ambulatori che erogano prestazioni sia di primo e sia di secondo livello, continuerà ad essere garantita come sempre". L’azienda sanitaria ribadisce la volontà di investire nel reparto anche attraverso il potenziamento del personale e delle apparecchiature mediche: "È stata inoltre indetta la selezione interna per l’attribuzione dell’incarico di sostituzione della direzione della struttura operativa complessa di Reumatologia aziendale, nelle more dell’attivazione delle procedure concorsuali pubbliche. Nel frattempo è stata attivata anche la procedura per l’acquisizione di una unità medica per integrare l’organico medico". Non è tutto: l’azienda sanitaria ha autorizzato un ulteriore incarico a tempo indeterminato per 38 ore settimanali, per dotare di più braccia la Reumatologia di Prato con la finalità di rafforzarla ulteriormente. "Resta immutata anche l’attività di consulenza e ricovero all’ospedale Santo Stefano dove, nell’area polispecialistica, sono da sempre presenti i due posti letto dedicati alla Reumatologia. L’azienda nel rassicurare i pazienti, ribadisce che il futuro della Reumatologia pratese non è assolutamente in previsione di riduzione ma anzi solo di miglioramento".
Reumatologia a Prato ha numeri importanti: più di 12.000 presenze l’anno, tra le 10 e le 12 terapie giornaliere che richiedono la necessità di ricoveri in day hospital. La partenza del progetto di riorganizzazione è prevista solo dopo l’estate. All’indomani del pensionamento dello storico primario Fabrizio Cantini sostituito da Laura Niccoli, quindi il reparto che segue i malati affetti da malattie reumatologiche non subirà tagli. Le agitazioni tra i pazienti dopo la denuncia dell’associazione Atmar sono state sedate dalla stessa Asl.