Riaperto il giardino della Passerella

Dopo 49 giorni di lavori e l’installazione di nuovi giochi per bambini e un pavimento anticaduta

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L'inaugurazione

Prato, 5 novembre 2024 – È stato riaperto al pubblico il giardino della Passerella, che è stato oggetto di riqualificazione da parte del Comune di Prato per aumentarne la fruibilità e la sicurezza. Nello specifico i lavori, durati 49 giorni e giunti al termine la settimana scorsa, hanno visto l'installazione di nuovi giochi per bambini più piccoli e più grandi (fascia di età dai 2 ai 14 anni) e un nuovo pavimento anticaduta.

Alla riapertura oggi erano presenti l'assessore al Sistema dei parchi, Verde pubblico e Transizione Ecologica Marco Biagioni, la responsabile comunale del Verde Pubblico Caterina Bruschi, l'architetta che ha progettato i lavori Ioanna Paraskeva e Nicla Tonioni per Consiag Servizi.

Il giardino adesso dispone di un'attrezzatura multifunzione con torretta, doppio scivolo arrampicata con pedana e con corda e scalette, gioco a molla a forma di cavallino, gioco bilico a molla con quattro posti, casetta con tetto arrampicata in corda, due altalene con sedili a gabbia e due altalene con sedili a tavoletta. Disponibili anche i servizi igienici, aperti negli orari del giardino.

Il costo complessivo dei lavori è stato di 52mila euro. Essendo il giardino soggetto a vincolo monumentale, l'opera di riqualificazione ha dovuto attendere l’autorizzazione da parte della Soprintendenza per Archeologia, Belle arti e Paesaggio.

“Questo è uno dei tanti interventi che l’Amministrazione comunale ha eseguito in questi anni per riqualificare i giardini già esistenti – ha dichiarato l’assessore al Sistema dei parchi, Verde pubblico e Transizione Ecologica Marco Biagioni - l’obiettivo adesso è quello di creare altri progetti per nuovi spazi verdi da donare alla cittadinanza. Questo giardino, uno dei pochi del centro storico, ha vissuto un periodo di degrado, ora risolto. I fenomeni di questo genere si combattono anche attraverso la partecipazione della cittadinanza e la fruizione sana di questi luoghi. I bambini che frequentano questo posto ce lo insegnano perché sono stati proprio loro a chiedere nuovi giochi”.