
Ricordare Nello Santi, una Strada per Prato
"Sarebbe bello che Prato si ricordasse più spesso di Nello Santi" dice l’ottantacinquenne Iliano Montini, uno dei parenti del produttore pratese che venerdì sera è stato ricordato al Castello con la proiezione di uno dei suoi film prodotti, il capolavoro di Francesco Rosi, "Le mani sulla città". "Iniziative come queste sono significative per non dimenticare una delle figure più importanti del nostro cinema". Dal 1952 con la sua Galatea film, Nello Santi ha finanziato una lunga serie di pellicole entrare nella storia del cinema come "L’avventura" di Michelangelo Antonioni, "Il bell’Antonio" e "La Viaccia" di Mauro Bolognini, "Divorzio all’italiana" di Pietro Germi, "Italiani brava gente" di Giuseppe De Santis, "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli.
"Vorrei davvero che a Nello Santi fosse intitolata una strada. Una idea che ho da anni. Credo che sia giusto nei confronti di un uomo straordinario, uno dei cento pratesi illustri che sono entrati nella storia della nostra città. In fondo, pur essendo vissuto a Roma per molti anni a causa del suo lavoro, Nello Santi non ha mai interrotto i rapporti con Prato. Le sue radici sono qui", aggiunge ancora Montini. Radici pratesi a cui teneva molto, tanto da produrre negli anni ottanta, un film tutto interamente ambientato a Prato, con la partecipazione delle pagliette del Buzzi, "Mai con le donne" con Lamberto Muggiani, Anja Pieroni, Jackie Basehart.
"Mia nonna Giuseppina era sorella minore di Lionello Santi, il nonno appunto di Nello". Montini entra nei particolari della parentela, ricordando che tutta la famiglia del produttore provenisse da Migliana. Una grande famiglia che comprendeva figure importanti come quella del padre Giovanni, trasferitosi per lavoro all’isola d’Elba (era il provveditorato agli studi) che ha già intitolato alcune sale di alcuni immobili di Portoferraio alla memoria di Nello Santi.
"Un’altra figura fondamentale nella vita d Nello – prosegue Montini – è stato lo zio Pilade Santi che viveva in una villa in via Bologna. Non avendo figli ha contributo alle spese per gli studi dei nipoti". "Ricordo bene quando tornava a Migliana da mia madre Flora. Oppure quando sono andato io a trovarlo all’Elba. E ricordo le tante telefonate che arrivavano in continuazione da Roma. Ero molto giovane, forse non mi rendevo conto fino in fondo della sua importanza. Un grande uomo che da giovane, durante la guerra si è distinto anche per il suo impegno da partigiano tanto da meritare una medaglia al valore civile". E allora, un uomo così, un produttore così merita davvero una strada nella sua città.
Federico Berti