Mxi furto alla Rifinizione Vignali. I ladri sono entrati nella notte passando dal tetto e poi introducendosi all’interno del capannone di una delle aziende più longeve e importanti del distretto tessile con sede a Montemurlo. I ladri hanno rubato diversi cilindri in bronzo utilizzati per goffrare i tessuti, una lavorazione particolare che richiede specifiche attrezzature. I cilindri vengono scaldati fino a 240 gradi per essere utilizzati poi per imprimere sui tessuti le varie fantasie.
A dare l’allarme ieri mattina, sono stati i dipendenti che hanno trovato la porta del secondo piano forzata e aperta. Secondo quando ricostruito, i malviventi, almeno due, sono passati dal tetto e poi si sono calati su un terrazzo dal quale si accede all’azienda attraverso una porta finestra. Una volta dentro hanno visto i cilindri in bronzo vicino ai macchinari e li hanno sottratti: ogni cilindro vale oltre 20mila euro e pesa più di 30 chili, è probabile che siano stati gettati dal terrazzo e poi caricati su un furgone.
L’impianto di videosorveglianza ha ripreso i ladri: si vedono le immagini dei due uomini e il furgone utilizzato per il colpo.
Il furto che i ladri hanno messo in atto ha creato un doppio danno economico: al comparto perché senza quei particolari rulli sarà impossibile creare le fantasie richieste dai clienti. E in un momento di crisi come quello che sta attraversando il comparto da mesi, è un problema enorme. I clienti infatti dovranno cambiare fantasia perché quella scelta non sarà più realizzabile, almeno nell’immediato.
E all’azienda perché oltre al valore singolo dei cilindri, quei rulli sottratti facevano parte di una collezione unica al mondo che solo un’azienda storica come quella pratese può aver messo insieme in decenni di attività. Una collezione da oltre 400 cilindri, i primi dei quali risalenti al 1909, capace di fare la differenza su qualsiasi mercato e tenere testa a qualsiasi concorrenza. Disegni unici, antichi, rari che la Rifinizione Vignali grazie alla propria collezione, può offrire ai propri clienti.
"Purtroppo questi cilindri facevano parte di una collezione unica al mondo, oltre 400 stampe alcune delle quali risalenti al 1909 - spiega il titolare Ivo Vignali -. Hanno preso i cilindri per la groffatura che servivano per soddisfare gli ordini che abbiamo in lavorazione perché li teniamo vicino ai macchinari. Adesso quelle fantasie non saranno più realizzabili, un danno per il settore. Al tessile in questo momento mancava solo questa".
È la prima volta che l’azienda subisce un furto: immediato l’allarme ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del furto. Non è escluso che si possa trattare di un colpo su commissione vista l’entità della refurtiva. Le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza sono a disposizione degli inquirenti.
"Spero che si riesca ritrovare il materiale che ci hanno rubato - aggiunge Vignali - anche se temo, che ormai i cilindri si siano rovinati. Basta una scheggiatura per renderli inutilizzabili. Si tratta di manufatti in bronzo, quelli che vengono prodotti adesso e si trovano sul mercato sono di acciaio".
Silvia Bini