REDAZIONE PRATO

Riflettori sul distretto parallelo e sui controlli

Nella sala polivalente della Provincia, in via Ricasoli 17, oggi alle 18 tavola rotonda su "Lavoro sicuro e distretto...

Nella sala polivalente della Provincia, in via Ricasoli 17, oggi alle 18 tavola rotonda su "Lavoro sicuro e distretto parallelo" promossa da Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia e dal consigliere provinciale Lorenzo Santi. Con loro partecipano Aldo Milone (ex assessore), Renzo Berti (responsabile Piano Lavoro sicuro della Regione Toscana dal 2014), Fabia Romagnoli (vicepresidente Confindustria Toscana nord), Leandro Vannucci (Cna Toscana Centro), Stefano Crestini (Confartigianato Prato), Paola Aiazzi (Ordine Consulenti lavoro), Marco Dominici (Palazzo professioni di Prato), Fabio Franchi (segretario Cisl), Giovanni Santi (Cgil), Vladimiro d’Agostino (Confcooperative Toscana nord). Modera l’incontro il caporedattore de La Nazione Luigi Caroppo.

Erica Mazzetti ha acceso sempre i riflettori sulla pericolosità del cosidetto distretto parallelo ed ha accentuato la forza del distretto tradizionale pratese fatto di eccellenze, sicurezza e rispetto delle normative, faro nel mondo produttivo tessile.

"Un’interessante tavola rotonda sulla sicurezza e sull’illegalità economica - sottolinea Aldo Milone sui social - Dopo l’intervento del gruppo Interforze che ha portato alla scoperta per l’ennesima volta di clandestini e lavoratori al nero nelle aziende cinesi, questo controllo avvalora sempre di più la mia tesi circa l’inefficacia dei controlli degli Ispettori della Regione. E lo dimostrerò con i fatti e non con le chiacchiere".

Renzo Berti è il simbolo del piano regionale messo in piedi dopo la tragedia di Teresa Moda, per 10 anni ha coordinato il lavoro degli ispettori. Tra Berti e Milone spesso le vedute non sono state convergenti, ma sono corse quanto meno parallele. Specialmente riguardo ai risultati ottenuti e ottenibili.

Certo è che che i controlli stanno andando avanti e che l’illegalità nelle aziende cinesi continua. Lo dimostrano le inchieste della procura guidata da Luca Tescaroli e dai controlli del gruppo interforze, coordinato dalla Prefettura guidata da Michela La Iacona.