Riforma 118. Niente più medico sulle ambulanze

Resta l’infermiere specializzato in primo soccorso. Ora la riforma Asl è applicata su tutta la provincia.

Riforma 118. Niente più medico sulle ambulanze

Riforma 118. Niente più medico sulle ambulanze

COMUNI MEDICEI

La riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza territoriale del 118 è entrata in funzione con l’inizio di luglio, dopo due settimane di rodaggio a giugno. Il nuovo assetto disposto dall’Asl Toscana Centro prevede la sostituzione del medico a bordo delle ambulanze delle due associazioni presenti in area medicea - Misericordia e Pubblica Assistenza - con un infermiere h24 e un’ambulanza con volontari h12. Dunque il medico dell’emergenza è stato sostituito con l’infermiere specializzato in interventi di primo soccorso come quelli offerti dal 118. I Comuni Medicei sono gli ultimi del territorio provinciale pratese in cui la riforma regionale del 118 ha trovato applicazione, dopo la scure caduta prima su Montemurlo con un riaggiustamento parziale successivo e poi sulla Vallata, dove l’allora sindaco di Vaiano, Primo Bosi, ha lottato con le unghie e con i denti per riavere a partire dal primo agosto dello scorso anno un mezzo di soccorso 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20) con personale infermieristico a bordo. La decisione venne presa dall’Azienda Toscana Centro "dopo aver valutato le particolarità territoriali della Val di Bisenzio, con un territorio ampio e fatto di piccole frazioni anche molto isolate – così recitava una nota della Asl -, e dopo aver ascoltato la voce dei tre sindaci della Vallata". Il mezzo è a disposizione di tutto il territorio della Val di Bisenzio e va ad integrare il servizio medico 24 ore al giorno assegnato a Vernio, oltre alle due ambulanze h24 a Cantagallo e Vaiano con personale volontario. E nei Medicei come è stata presa la riorganizzazione? Ad inizio febbraio quando l’Asl ha annunciato l’intenzione di sostituire il medico con l’infermiere h24, ci fu una levata di scudi, in particolare da parte del circolo Pd di Poggio a Caiano, in linea con l’opposizione al progetto, già proposto a fine 2022, da parte del sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti e dell’allora sindaco di Poggio Francesco Puggelli. Allora i primi cittadini avevano richiesto l’attivazione di un’automedica (con medico e infermiere e dotata di equipaggiamento adeguato) e il potenziamento del punto di soccorso con l’aggiunta di un infermiere. Di differente avviso, invece, si disse il sindaco di Poggio a Caiano attuale, Palandri, perché comunque il punto di primo soccorso sarebbe rimasto alla Misericordia di Poggio a Caiano. In realtà, oggi con il taglio del medico anche il Pps alla Misericordia non c’è più: dal primo luglio un servizio in meno per i cittadini che lì fino alla fine di giugno hanno trovato a disposizione il medico dell’ambulanza pronto a prestare soccorso per le emergenze minori. Un Pps comunque frequentato con una decina di accessi al giorno, evitando agli utenti inutili spostamenti verso l’ospedale e contribuendo così a non affollare il già affollato pronto soccorso del Santo Stefano.

Sara Bessi