Dopo la pausa natalizia riparte la prosa al Metastasio. Da giovedì a domenica 19 gennaio andrà in scena Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, uno spettacolo con Valter Malosti e Anna Della Rosa che, tra il clangore delle armi e gli intrighi della politica, racconta l’esplosione del vitalissimo amore tra i due protagonisti che eccedono ogni misura per affermare la propria libertà (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30). Lo spettacolo – diretto dallo stesso Malosti che è anche traduttore e curatore dell’adattamento – ha un testo basato sulle opposizioni: maschile e femminile, dovere e desiderio, letto e campo di battaglia, giovinezza e vecchiaia, antica verità egiziana e realpolitik romana. È un testo che, attraverso la relazione tra Cleopatra e Marco Antonio dalla guerra contro i Parti fino al suicidio di Cleopatra, racconta l’incontro e il conflitto tra Oriente e Occidente, un conflitto politico ma anche scientifico. "I due straripanti protagonisti – spiega il regista – eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano vanno oltre la ragione e ai giochi della politica. Inimitabili e impareggiabili, neanche la morte li può contenere". Di Antonio e Cleopatra i meno giovani hanno impressa nella memoria soprattutto l’immagine vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema di Hollywood, con il film di Joseph L. Mankievicz e la coppia Richard Burton / Liz Taylor. "Ma su quest’opera disincantata e misteriosa – aggiunge Malosti –, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, aleggia, per più di uno studioso, a dimostrarne la profonda complessità, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente". Le scene di Margherita Palli incorniciano due protagonisti politicamente scorretti e pericolosamente vitali che, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano, superano la ragione e i giochi della politica, esplorando, senza alcuna regola, le inesauribili contraddizioni dell’amore. Biglietti da 12 a 28 euro.
CronacaRiparte il Met . Con Antonio e Cleopatra